Per la morte del cucciolo, la Procura de L’Aquila ha chiesto l'archiviazione. Cosa significa? Che nessuno sarà punito per la morte del povero Kaos.

6 Novembre 2018 di Redazione
Tutti vi ricorderete di Kaos, il cane di tre anni appartenente al nucleo cinofilo dell’associazione di volontariato Pivec, avvelenato mentre si trovava nel giardino di casa sua. 
A distanza di mesi ecco arrivare la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: per la morte del cucciolo, la Procura de L’Aquila ha chiesto l’archiviazione. Cosa significa? Che nessuno sarà punito per la morte del povero Kaos.
Ettore Fabiano, proprietario del cane non ci sta: “ Sono distrutto, ma pronto a combattere: abbiamo fatto opposizione” ( alla richiesta di archiviazione. Ndr). “A nostro parere le indagini presentano diverse incongruenze”, ha commentato l’uomo.

Avvelenamento Kaos. La Procura chiede l’archiviazione: morte accidentale

Nessuna giustizia per Kaos; a seguito delle indagini il sostituto procuratore de L’Aquila, Guido Cocco, ha formulato la richiesta di archiviazione: la morte del cane è stata accidentale. Ma come può essere accidentale un avvelenamento? Ricordiamo che Kaos è morto a seguito dell’ingerimento di un lumachicida nel giardino della casa di proprietà di Fabiano Ettore.
Lo stesso proprietario conferma di aver depositato opposizione alla richiesta di archiviazione per tramite dell’avvocato Alessandro Rosa.
Immagine in evidenza via Facebook 

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