Uccisione di Pimpi: Enpa pronta a costituirsi come parte civile
L’ufficio legale di Enpa è pronto a fornire a Susanna Tamaro l’assistenza e il supporto di cui potesse avere bisogno. Nel caso in cui si arrivasse a un giudizio contro l’uccisore di Pimpi, inoltre Enpa si costituirà parte civile.
La presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, esprimendo alla scrittrice tutta la solidarietà dell’associazione, ha dichiarato:«Sono stupefatta e addolorata dalla perdita di Susanna Tamaro che oggi piange la sua adorata cagnetta Pimpi, uccisa da un boccone avvelenato. Ma sono anche indignata dal fatto che, nonostante il ripetersi degli avvelenamenti di animali in tutto il Paese, Governo e Parlamento non abbiano ancora adottato contromisure efficaci per debellare una volta per tutte questa terribile piaga».
Enpa: normative ad hoc e pene più severe contro gli avvelenamenti
Contro gli avvelenamenti – sottolinea Enpa – servono normative ad hoc e pene più severe, ma serve anche una stretta sul commercio, sulla vendita, sull’acquisto delle sostanze velenose. E’ inaccettabile che non ci siano restrizioni e che sia dunque possibile per criminali senza scrupoli e senza etica fabbricare esche velenose. Bocconi che mettono in gravissimo pericolo la vita degli animali, d’affezione e selvatici, e di quelle persone, bambini soprattutto, che potrebbero inavvertitamente entrare in contatto con esse. «Le istituzioni si muovano – prosegue Carla Rocchi – quante altre vita dobbiamo piangere prima che si faccia qualcosa?»