4 Aprile 2020 di Andrea Comini

Brillante idea…

La nota scienziata Ilaria Capua, ex parlamentare poi dimessasi per una strana vicenda di vaccini e diffusione di virus che l’ha vista prosciolta e attualmente capo di una struttura di ricerca in Florida, dall’altra parte dell’Atlantico, molto attiva come opinionista in questo periodo, ha avuto la brillante idea di dire quanto segue dopo la notizia di un gatto contagiato con il Covid dal padrone in Belgio: «è arrivato il colpo di coda che ci aspettavamo. Essendo un virus di origine animale, ora torna a infettarli. Bisogna così gestire anche l’infezione degli animali, sia domestici come l’esemplare felino che quelli da reddito, negli allevamenti. E questo sarà un enorme problema di gestione sanitaria pubblica». Così, senza manco fare due conti… che invece ha fatto l’Istituto Superiore di Sanità (vedi oltre).

La scienziata-opinionista emigrata al sole della Florida ha così innescato immediatamente l’usuale catena dell’informazione senza verifiche che affligge la nostra era, con tanto di servizi sui tg e diffusione di panico tra le fasce più ignoranti e suggestionabili della popolazione. Urge perciò ristabilire la verità dei fatti, che è la seguente:

AD OGGI NEL MONDO SU OLTRE UN MILIONE DI ESSERI UMANI CONTAGIATI (fonte: Johns Hopkins University) SONO SOLTANTO QUATTRO (DICASI 4…) I CASI DI CANI E GATTI RISULTATI POSITIVI AL COVID 19 E TUTTI SONO STATI INFETTATI DAI PROPRIETARI, NON VICEVERSA.

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) precisa che:  “fino al 2 aprile sono solamente 4 i casi documentati di animali domestici positivi: in tutti i casi all’origine dell’infezione vi sarebbe la malattia dei loro proprietari affetti da COVID-19”. “Il dato, per quanto limitato a poche osservazioni, merita attenzione – si sottolinea – a questi casi di infezione avvenuta naturalmente, si stanno infatti aggiungendo i risultati degli studi sperimentali effettuati in laboratorio su alcune specie domestiche. Questi confermerebbero la suscettibilità del gatto, del furetto e, in misura minore, del cane all’infezione da SARS-CoV-2”. Inoltre, nei due cani e nel gatto contagiati a Hong Kong non si sono sviluppati sintomi. Il gatto infettato in Belgio invece li ha sviluppati ma è guarito da solo!

Sempre l’ISS: “Essendo SARS-CoV-2 un virus nuovo, occorre intensificare gli sforzi per raccogliere ulteriori segnali dell’eventuale comparsa di malattia nei nostri animali da compagnia, evitando tuttavia di generare allarmi ingiustificati. Vivendo in ambienti a forte circolazione virale a causa della malattia dei loro proprietari, non è inatteso che anche gli animali possano, occasionalmente, contrarre l’infezione. Ma, nei casi osservati, gli animali sono stati incolpevoli «vittime»”.

Proteggiamoli e protestiamo

Dunque, non c’è alcuna ragione di preoccuparsi per la presenza di cani e gatti, se non proteggendoli da noi stessi se fossimo malati così come faremmo con un altro membro delle nostra famiglia. E protestiamo, invece, con la Rai, che paghiamo attraverso il canone, per aver diffuso le incaute parole della ex parlamentare e scienziata senza le necessarie precisazioni. Il numero di telefono per protestare è 800938362.

 

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