Sembra quasi un incubo quello che, purtroppo ancora oggi, devono subire molti cani sfruttati solo per partorire cuccioli di razza. Costretti ad accoppiarsi continuamente, a sopportare una gravidanza dietro l’altra, a non uscire mai, neppure per una passeggiata, e a vedere la propria prole rivenduta a caro prezzo. E poi, quando diventano inutili, vengono abbandonati per strada con le mammelle gonfie e un passato di traumi. Nei casi migliori vengono salvati e condotti in un canile, nella speranza di trovare una famiglia che si prenda cura di loro come meritano. A Fatima invece, una femmina di Dogo Argentino di circa due anni, è toccata la sorte peggiore.
Ritrovata pochi giorni fa in Sicilia, a Bellolampo, frazione di Palermo, è sopravvissuta per miracolo a un gesto disumano. Secondo quanto riportato da «La Stampa», infatti, le è stato dato fuoco poiché era diventata inutile, ed è stata ritrovata in fin di vita, coperta di ferite e bruciature. Sono stati subito allertati i vigili, che però a quanto pare si sono rifiutati di intervenire (e se così è vorremmo sapere il motivo). Per fortuna, sul posto sono accorsi i volontari dell’associazione I canuzzi di Marzia e Maria, che attualmente hanno in cura l’animale.
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Alla femmina di Dogo Argentino è stato dato il nome di Fatima, come il famoso santuario portoghese, a cui ci si rivolge per trovare una risposta alle nostre preghiere. Ma anche, secondo la religione islamica, come la figlia del profeta Maometto, che secondo il mito immerse la mano nella zuppa bollente, ma non percepì il dolore dell’ustione. Si tratta quindi di un nome molto azzeccato per la cagnolona, salvata per miracolo.
Al momento, grazie alle cure prestate dall’associazione I canuzzi di Marzia e Maria, Fatima viene sottoposta alle migliori cure mediche. L’ultimo aggiornamento recita così:
Il quadro clinico è in lievissimo miglioramento: Proteine totali Stabili, Albumine passate da 1,70 ad 1,80. I valori epatici che erano molto alti si sono praticamente dimezzati. L’unica cosa che desta un po’ di preoccupazione è l’emocromo che, nonostante la trasfusione, oggi si è nuovamente abbassato. Per quanto riguarda le ferite, sono stabili la maggior parte. L’unica che continua a non avere segnali decisi di miglioramento è quella della spalla che anche oggi in sala operatoria, e sotto ovviamente anestesia, è stata nuovamente trattata. Domani arriverà un prodotto nuovo cicatrizzante e si comincerà ad utilizzare. È arrivato anche il tampone e da stasera la terapia è stata ridefinita e potenziata. Fatima oggi si è messa in piedi e per fortuna ha mangiato con appetito.