Cane meticcio ucciso nel 2014 a bastonate da un uomo e suo figlio
Sono passati quasi cinque anni da quando in Valcamonica un cane meticcio venne ucciso a bastonate da un uomo e suo figlio. I due responsabili, un signore di 80 anni e il figlio 49enne sono due allevatori di Breno (Brescia), furono trovati dalle forze dell’ordine grazie a un escursionista che, trovandosi li a passare, aveva assistito alla scena, scattato delle foto e denunciato il fatto.
Per il processo numerose associazioni animaliste si erano costituite parte civile, ma i due colpevoli erano stati assolti. Il giudice aveva accolto la tesi della difesa secondo la quale padre e figlio erano stati aggrediti dal cane e per proteggersi dall’aggressione avevano “dovuto” colpire il cane.
La sentenza immutata dopo il ricorso: padre e figlio assolti
Dopo questa assoluzione, a detta di molti ingiusta, era scattato nell’immediato il ricorso in appello. Oggi come allora niente è cambiato e la sentenza da parte del giudice è rimasta immutata. I due uomini, assassini, sono stati assolti da tutte le accuse. Il cane è stato ucciso per stato di necessità, a detta del giudice quindi la sua morte è stata una conseguenza della sua aggressione.
A noi sembra solo l’ennesimo caso di ingiustizia in cui due esseri più forti si accaniscono ed esercitano il loro potere nei confronti di una singola creatura indifesa. Sarà uno “stato di necessità”, ma in ogni caso si è trattato di uno scontro di due contro uno… indifeso.