La gioia di vivere con un cane sovente porta al raddoppio: una scelta spesso felice ma che va comunque meditata. Ecco alcuni consigli utili per impostare un “branco” armonioso
Sono molte le persone che, dopo qualche anno di felice convivenza con il proprio cane, decidono di prenderne un altro. I motivi possono essere vari: la “voglia di cucciolo” nella quale si ricade a cicli periodici, il desiderio assai nobile di salvare qualche sfortunato quattrozampe dal canile o dalla strada, l’idea che il nostro amico possa aver bisogno di compagnia nelle ore in cui rimane da solo o, più semplicemente, il classico “colpo di fulmine” per un certo tipo di cane. Di solito, però, il periodo che precede l’arrivo del nuovo compagno è spesso funestato da pensieri angoscianti riguardanti sia “Fido n° 1” (sarà geloso?) sia la futura convivenza con il nuovo arrivato (andranno d’accordo?). Riflettiamoci un po’ insieme.
Due cani possono convivere benissimo, a patto di riflettere sulle caratteristiche del primo prima di portarne a casa un altro. Pochi ma importanti i punti da ponderare
La preoccupazione che due soggetti non vadano d’accordo è di estrema importanza. Non è scontato che un cane adulto ne accetti facilmente un altro, anche se cucciolo o di sesso opposto: non sono rari i cani che, per i più svariati motivi, per esempio mancata socializzazione intraspecifica o cattive esperienze, proprio non sopportano la vicinanza di individui della stessa specie. In certi casi, questo problema si può risolvere ma sarebbe meglio evitare di portare a casa un altro cane, se abbiamo la certezza o anche solo il fondato sospetto che il nostro “amico n° 1” si comporti da asociale verso i propri simili: soprattutto se cucciolo, al nuovo arrivato potrebbe subire gravi traumi psicologici dalle probabili aggressioni e anche rimanere ferito seriamente.
Da valutare anche la scelta del sesso del nuovo cane: se un maschio adulto non ha problemi ad accettare un cucciolo del suo stesso sesso, non è detto che la pace continui anche quando il nuovo arriva to sarà diventato adulto; ugualmente, non è detto che il cucciolo, una volta cresciuto, non attenti alla supremazia del “primogenito” di casa. In linea di massima è consigliabile che in casa di un maschio entri come secondo cane una femmina, e viceversa. E se è vero che è più facile che non si creino conflitti tra due femmine, è vero anche che se vi sono diventano spesso difficili da trattare, ma è un discorso molto generico, perché qualunque decisione andrebbe valutata in funzione dell’indole dei cani e dell’esperienza dei proprietari. Se poi il cane “nuovo” è già adulto, prima di imporlo a “Fido n° 1” cerchiamo di capirne anche il carattere: se arriva da un canile, facciamoci consigliare da chi ci lavora, sicuramente conosce il cane in questione e si suppone che saprà consigliarci per il meglio.