Stop dell’Europa ad approvvigionamenti “fai da te” di farmaci veterinari. Mettono a rischio la salute degli animali, al di fuori di ogni autorizzazione.

10 Dicembre 2018 di Redazione

Stop in tutta Europa agli approvvigionamenti fuori controllo. Solo il Medico Veterinario decide, dopo una visita e una diagnosi, se e quale farmaco veterinario somministrare.

Stop dell’Europa ad approvvigionamenti “fai da te” di farmaci veterinari, che mettono a rischio la salute degli animali, al di fuori di ogni autorizzazione e controllo. Con approvazione del nuovo Regolamento sui farmaci veterinari, il Consiglio della UE ha dato il via libera a un quadro normativo che rafforzerà le tutele dei pazienti animali facendo perno sulla responsabilità del Medico Veterinario.

Come in Italia in tutta Europa

Con il divieto esteso a tutta la UE di acquistare a distanza i farmaci veterinari, il Consiglio del’UE consolida una misura già vigente in Italia. Qui è rigorosamente vietata la compravendita on line di medicinali veterinari soggetti a prescrizione veterinaria. Nel nostro Paese qualsiasi attività di vendita on line è già espressamente esclusa per i medicinali veterinari autorizzati con obbligo di prescrizione medico veterinaria. Lo stesso divieto vale per i medicinali veterinari autorizzati senza obbligo di prescrizione, i quali devono essere dispensati solamente in presenza del farmacista.

Garante è il Medico Veterinario

Le nuove regole europee per i farmaci veterinari pongono il Medico Veterinario l’unico prescrittore delle terapie farmacologiche. In questo modo si danno maggiori garanzie di utilizzo ragionato e controllato delle sostanze da somministrare agli animali in cura. Alla competenza del Medico Veterinario curante il nuovo Regolamento affida il compito di prescrivere i medicinali veterinari. Ciò consente di contrastare le resistenze farmacologiche, a tutela dei pazienti animali e dell’efficacia dei farmaci, con particolare riguardo agli antibiotici, sia negli animali d’affezione che in quelli produttori di alimenti destinati al consumo umano.

Impossibili gli antibiotici nel piatto

L’ANMVI ribadisce una volta di più che severe norme sui residui di medicinali veterinari, rendono impossibile l’ingresso nella catena alimentare di animali in corso di trattamento e pertanto, per legge, non possono essere presenti residui di farmaci, tanto meno di antibiotici, nei prodotti di origine animale che arrivano sulle tavole. Inoltre, ANMVI ricorda che il divieto di utilizzo di medicinali a scopo di promozione della crescita, vale a dire per scopi non terapeutici è già vietato dal 2006 in tutta Europa.

Il quadro delle garanzie è dunque già molto elevato e con il nuovo Regolamento lo sarà ancora di più.

Comunicato Stampa ANMVI – Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

Lascia un commento