Sei vi siete mai chiesti perché i cani abbaiano di più in estate, ecco un articolo per aiutarvi a capire i motivi e cosa fare.

1 Giugno 2025 di Letizia

Con l’arrivo dell’estate, le giornate si allungano, le finestre restano aperte più spesso e le città si animano di suoni, persone, odori. È il momento in cui anche il comportamento dei nostri amici a quattro zampe può cambiare. Molti proprietari, infatti, notano che in questo periodo dell’anno i loro cani abbaiano più del solito, talvolta anche senza un motivo apparente. Ma perché accade?

Un ambiente più ricco di stimoli

Durante i mesi estivi, il mondo esterno si fa molto più dinamico. Strade, cortili e parchi si riempiono di voci, risate, musica, motorini che sfrecciano, bambini che giocano. È un turbinio di stimoli che, per i cani, rappresenta una fonte continua di eccitazione e, in alcuni casi, di allerta.

Anche ciò che normalmente resta “fuori” – odori forti, rumori lontani, passaggi di altri animali – entra più facilmente in casa attraverso finestre e balconi spalancati. In particolare, i cani che sono naturalmente vigili o territoriali, o che non sono abituati a gestire tanti stimoli contemporaneamente, tendono ad abbaiare con maggiore frequenza per segnalare la loro presenza o per difendere il territorio.

Il caldo può aumentare l’irritabilità

Il clima più caldo non influisce solo sul benessere fisico del cane, ma anche sul suo equilibrio emotivo. Un cane accaldato è spesso meno tollerante, più reattivo, a tratti nervoso. Le alte temperature riducono la soglia di sopportazione e, di conseguenza, anche i piccoli cambiamenti o fastidi possono trasformarsi in un motivo per abbaiare. Questo vale soprattutto per le razze brachicefale, o per quei cani che non hanno un ambiente sufficientemente fresco dove potersi rilassare durante le ore più calde.

Perchè i cani abbaiano – Amicidicasa.it

Cambiamenti nella routine quotidiana

L’estate porta con sé, quasi inevitabilmente, una variazione nelle abitudini. Le famiglie partono per le vacanze, cambiano gli orari delle passeggiate, si spostano in case al mare o in montagna, ricevono ospiti o frequentano nuovi ambienti. Anche i cani più adattabili percepiscono questi cambiamenti, e non sempre riescono a gestirli con tranquillità.

Un cane abituato a determinati orari può sentirsi confuso se viene improvvisamente svegliato in momenti diversi, se mangia più tardi del solito o se resta da solo più a lungo. Questo senso di incertezza può tradursi in comportamenti più “verbosi”, come l’abbaiare frequente, che rappresenta per l’animale un modo per esprimere disagio o richiamare l’attenzione.

Presenze notturne e disturbi invisibili

Durante l’estate, le ore serali diventano un momento di maggiore attività per molti animali, domestici e selvatici. Ricci, gatti randagi, pipistrelli e perfino insetti possono aggirarsi nei pressi della casa, invisibili a noi ma perfettamente percepibili per il naso e l’udito del nostro cane.

Non è raro che un cane abbai apparentemente “nel nulla” di notte, quando in realtà sta segnalando una presenza che noi non notiamo. Anche in questi casi, il comportamento non va considerato una forma di disobbedienza, ma piuttosto un modo per svolgere quello che, dal suo punto di vista, è un compito: tenere sotto controllo l’ambiente.

Quando la noia diventa un problema

Infine, non bisogna dimenticare che l’estate, soprattutto per i cani rimasti in città o per quelli che non seguono la famiglia in vacanza, può essere un periodo di maggiore solitudine. I ritmi più rilassati degli umani non sempre si traducono in stimoli adeguati per il cane, che rischia di annoiarsi o di sentirsi trascurato. La noia prolungata, unita alla mancanza di stimoli mentali e sociali, può sfociare in comportamenti ripetitivi come l’abbaio insistente, spesso messo in atto semplicemente per “fare qualcosa”.

Capire e prevenire, non punire

Abbaiare, lo ricordiamo, è una forma di comunicazione naturale per il cane. In estate, le condizioni ambientali e relazionali possono amplificare questo comportamento, ma nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni del tutto comprensibili.

Piuttosto che cercare di “zittire” il cane, è utile osservare da dove nasce il disagio: ci sono troppi stimoli? Sta soffrendo il caldo? Ha bisogno di più attività? Piccoli accorgimenti quotidiani – come mantenere una routine stabile, offrire giochi interattivi, garantire zone fresche e silenziose – possono fare una grande differenza.

La stagione estiva è un’opportunità per rafforzare il legame con il nostro cane, imparando a leggere i suoi segnali e a costruire un ambiente più sereno per entrambi. In fondo, anche dietro un abbaio ripetuto può nascondersi una semplice richiesta: “Mi stai ascoltando?”

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