Negli ultimi anni i cani brachicefali, come Carlini, Bulldog e Boxer sono diventati sempre più popolari: ecco perché

4 Giugno 2021 di Andrea Bianchi

Negli ultimi anni i cani brachicefali, come Carlini, Bulldog e Boxer sono diventati sempre più popolari, nonostante si tratti di razze che richiedono numerose attenzioni e che, in generale, sono abbastanza cagionevoli di salute. Così, i ricercatori hanno voluto fare chiarezza e capire perché questi cani sono così apprezzati. Ecco cos’hanno scoperto.

Questione di sguardi…

Secondo uno studio pubblicato su Scientific Report, tali razze canine sono dotate di qualità particolari. In primis, rispetto ai cani dotati di un muso allungato, i brachicefali sono più bravi a stabilire un contatto visivo con gli essermi umani. La meccanica dello “scambio di sguardi” con il nostro cane, infatti, è la chiave per stabilire una connessione e costruire così una relazione più solida. In aggiunta, uno studio condotto da alcuni ricercatori ungheresi ha concluso che i cani dal muso corto sono più cooperativi e giocherelloni di tanti altri, fattore che garantisce una maggiore affinità.

Le ricerche sono state portate avanti da esperti di comportamento canino presso l’Università Eötvös Loránd di Budapest. L’esperimento ha visto protagonisti 130 cani domestici a cui è stata misurata larghezza e lunghezza dei musi. In seguito, i cani sono stati messi in una stanza con un individuo sconosciuto e il loro proprietario. Quest’ultimo sedeva silenzioso e immobile su una sedia mentre l’estraneo attendeva che il cucciolo stabilisse un contatto visivo. I risultati hanno rivelato che cuccioli con un muso più corto hanno stabilito un contatto visivo con una persona nuova prima di quelli con un muso più allungato. La dottoranda Zsófia Bognár, prima autrice dello studio, afferma che ciò è probabilmente dovuto alla forma dei loro occhi. “Boxer, Bulldog, Carlini e gli altri cani brachicefali hanno un’area centrale della retina più pronunciata” dichiara la Bognár. “Questo fattore permette loro di rispondere meglio agli stimoli visivi, facilitando un contatto visivo con noi”.

La differenza fondamentale si trova quindi nella forma del muso. Però, a detta della dottoressa Bognár, ci sarebbe un altro fattore dietro alla crescente popolarità di queste razze: la somiglianza della loro espressione a quella di un bambino piccolo, caratteristica che instilla in noi umani un innato senso di protezione.

Quale che sia la ragione, una cosa è certa: nello scegliere la razza del nostro compagno di vita i fattori da tenere in considerazione sono molti e, musetti adorabili a parte, facciamo in modo che la nostra scelta sia consapevole e tenga in considerazione il nostro stile di vita e i loro bisogni.

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