Nel corso dell’anno possono capitare dei periodi in cui il nostro cane seppur pulito, protetto dai parassiti e perfettamente vaccinato, comici a manifestare problemi legati al prurito. Ovviamente stiamo parlando non di un semplice grattarsi in modo occasionale ma di un prurito continuo e fastidioso che causa sofferenza a Fido.
Il grattamento continuato può causare lesioni e perdita di pelo, quindi è ovvio che se assistiamo a un fenomeno così violento è necessario portare il nostro amico dal veterinario per avere una diagnosi certa.
Le cause più comuni del prurito nei cani
Al primo posto nella classifica dei problemi che possono affliggere il cane c’è l’infestazione da pulci. Se viviamo in campagna, se facciamo molte passeggiate nei boschi dove vivono animali selvatici, nonostante la profilassi contro questi piccoli insetti, qualcuno di loro, particolarmente resistente, potrebbe resistere sul manto di Fido.
La saliva delle pulci è molto allergenica, quindi una singola pulce può causare una dermatite allergica che provoca prurito al cane nel sito del morso. Solitamente possiamo notare una zona fortemente arrossata attorno alla testa, all’ano, al collo, alla base della coda o all’inguine.
Oltre al prurito, i cani con un’infestazione da pulci avranno addosso il materiale residuale della pulce, ossia il sangue digerito sotto forma di feci. Questa sporcizia è facilmente rilevabile, dato che apparirà simile a piccole scaglie di pepe nero.
Per prevenire questo problema dobbiamo ridurre al minimo l’esposizione del cane limitando il suo accesso ai luoghi in cui potrebbe esserci una forte presenza di pulci, come aree boschive, parchi per cani e canili. È fondamentale utilizzare prodotti preventivi contro le pulci adeguati in base alla zona in cui viviamo. Consultiamo il veterinario per determinare quale tipo di prodotto preventivo è più appropriato (inclusi farmaci topici, collari o compresse orali).
Come le pulci, le zecche cercano il sangue per sopravvivere. Ecco perché i morsi di zecca creano un’infiammazione nel punto di ingresso che può peggiorare quanto più a lungo la zecca rimane attaccata e rilascia la sua saliva nella pelle. Inoltre, può verificarsi un’infezione batterica secondaria che comporterà ad un’ulteriore irritazione e prurito.
Con l’arrivo del caldo le zecche sono particolarmente aggressive e dobbiamo limitare l’esposizione del cane alle aree in cui potrebbero essere presenti e usare prodotti preventivi è il modo migliore per prevenire infestazioni conclamate. Discutiamo con il veterinario se usare un prodotto preventivo sia per le zecche che per le pulci in contemporanea sia ideale per il nostro cane.
Problemi più seri che causano prurito
Un problema più grave potrebbe presentarsi se Fido venisse introdotto, anche per puro caso, in una zona dove vive un esemplare affetto da rogna. Gli acari che possono causarla, Sarcoptes o Demodex solo a titolo d’esempio, sono insetti microscopici che scavano in profondità negli strati della pelle per nutrirsi e vivere.
Masticare la pelle del cane crea infiammazione, prurito e porta a infezioni secondarie causate da batteri e lieviti. Le lesioni cutanee della rogna possono manifestarsi su tutto il corpo, ma le ascelle, l’inguine, i margini delle orecchie e le aree con pochi peli sono le più colpite.
Il trattamento più adeguato dopo un’infestazione da acari potrebbe comprendere bagni medicati, iniezioni, farmaci orali e trattamenti topici. Questi possono essere tutti utilizzati per trattare la rogna cagionata dai Sacoptes. I casi lievi di rogna demodettica localizzata, solitamente, si risolvono senza alcun trattamento quando il sistema immunitario del cane è in grado di controllare il numero di acari.
Ricordiamoci, poi, che anche il nostro amico può soffrire di un’allergia stagionale che si manifesta principalmente con prurito. Le allergie sono più comuni durante la primavera, l’estate e l’autunno, ma nelle regioni che godono di un clima caldo-umido si possono scatenare reazioni sempre. La flora nel periodo della fioritura, erbe, erbacce e alberi sono fattori comuni che contribuiscono alle allergie stagionali.
Se Fido trascorre molto tempo all’aperto, spazzoliamolo e facciamo qualche bagno in più con uno shampoo apposito. Nel periodo di maggiore reazione sarebbe meglio non esporlo ai fattori che scatenano la dermatite. La lista dei motivi che scatenano prurito non è finita, perché Fido potrebbe sviluppare una dermatite come reazione allergica al cibo. Alcuni cani possono essere allergici a determinate proteine (manzo, latticini, pollo) o cereali (grano, mais, riso). Questa reazione allergica può manifestarsi in vari modi, tra cui infiammazione cutanea e prurito.
Diagnosticare le allergie alimentari nei cani può essere difficile e dovrebbe essere fatto sotto la supervisione di un veterinario. Solitamente il consiglio sarà quello di seguire una dieta di eliminazione per cercare di determinare quali ingredienti, se presenti, potrebbero causare le allergie del cane. In base alla prova sugli allergeni il veterinario può quindi suggerire diete particolarmente studiate per il nostro amico peloso.
In ultimis, ricordiamo che i nostri cani possono avere un’infezione batterica o da lievito come problema primario. L’infezione cutanea primaria è più probabile quando un paziente ha un sistema immunitario indebolito da disturbi ormonali, come una bassa funzionalità tiroidea o una ghiandola surrenale iperattiva. Le analisi del sangue sono necessarie per diagnosticare queste malattie. Le infezioni fungine come la tigna, anch’esse più comuni nei pazienti immunocompromessi, vengono diagnosticate tramite coltura cutanea.
Ricordiamoci di portare il cane dal medico perché se fossero escluse tutte le cause sopracitate potrebbero essere necessarie analisi del sangue per verificare la presenza di una malattia sistemica. Nei casi più estremi potrebbe essere necessaria una biopsia cutanea.