I proprietari degli animali da compagnia in Italia sono consapevoli dei propri doveri verso i pet e sono in attesa di vederne riconosciuti i diritti.

10 Maggio 2019 di Redazione

La richiesta di riconoscimento dei diritti

I proprietari degli animali da compagnia in Italia sono consapevoli dei propri doveri verso i pet e in attesa di vederne riconosciuti i diritti, con il consenso della maggioranza della popolazione italiana. Questa è ciò che emerge dall’indagine realizzata da Doxa per la XII° edizione del Rapporto Assalco – Zoomark, in occasione di Zoomark International 2019.

Pet membri della famiglia per più dell’80% degli italiani

Dall’indagine di Doxa emerge la necessità di un maggiore riconoscimento a livello istituzionale e giuridico degli animali da compagnia: un’esigenza di chi vive con un pet e che trova il consenso della maggior parte della popolazione italiana. L’81,6% degli italiani riconosce infatti negli animali da compagnia degli esseri senzienti. Il 73,6% degli abitanti ritiene sia un passo necessario riconoscerli e tutelarli nella nostra Costituzione.

Per l’81,8% degli italiani gli animali da compagnia sono membri della famiglia, una situazione che vorrebbero trovasse riscontro nel diritto, tanto che il 59,5% dei proprietari di cani e gatti li vorrebbe nello stato di famiglia.

Per comprendere l’importanza degli animali da compagnia in Italia, basta citare qualche dato: seppur non esista ancora un’anagrafe nazionale degli animali d’affezione, si stima che i cani siano 7 milioni e 7,3 milioni i gatti, a cui si aggiungono 30 milioni di pesci, 12,8 milioni di uccellini, 1,8 milioni di piccoli mammiferi e 1,3 milioni di rettili, per un totale superiore ai 60 milioni di animali d’affezione – in un rapporto di 1 a 1 con la popolazione residente in Italia. Analizzando la penetrazione degli animali d’affezione nelle famiglie italiane, si evince che circa il 39% dei nuclei familiari ha un cane e/o un gatto.

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