Ad oggi, sempre più evidenze scientifiche hanno permesso di stabilire come la domesticazione del cane sia iniziata ben 35.000 anni fa.

31 Maggio 2019 di Redazione

Ad oggi, sempre più evidenze scientifiche hanno permesso di stabilire come la domesticazione del cane sia iniziata ben 35.000 anni fa. Una nuova scoperta arriva dall’Arabia Saudita, precisamente da Shuwaymis. Da tre anni Maria Guagnin, archeologa del Max Planck Institute for the Science of Human History, in collaborazione con la Commissione saudita per il Turismo, ha lavorato nell’area, catalogando oltre 1.400 incisioni rupestri raffiguranti uomini e animali.

La presenza del guinzaglio: già 8.000 anni fa

In una di queste rappresentazioni c’è un cacciatore circondato da tredici cani. Due dei quali sono legati all’uomo da quello che sembra a tutti gli effetti un guinzaglio. Risalente a più di 8.000 anni fa, l’incisione è una delle più antiche raffiguranti cani a caccia. Melinda Zeder, archeologa dello Smithsonian Institution National Museum of Natural History a Washington, ha affermato che si tratta della sola dimostrazione concreta che abbiamo di come i cani, all’alba della domesticazione, fossero utilizzati a caccia.

La presenza del guinzaglio, inoltre, dimostra come la capacità dell’uomo di addestrare e controllare i cani risalga a tempi lontanissimi, più di quanto si fosse supposto finora. Nella foto, l’incisione di Shuwaymis, su cui sono state messe in evidenza le figure.

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