Jack Russell Terrier

Piccolo per taglia ma grande per vitalità, coraggio e capacità di amare chi lo tratta come merita, cioè dandogli modo di essere se stesso, il Jack Russell è davvero molto diffuso in Italia e non è difficile intuirne il motivo, se si osserva bene questo “diavoletto” a quattro zampe dal muso che ispira simpatia e dai movimenti che lasciano trasparire l’energia e la voglia di divertirsi. In questo cane divenuto ormai “da famiglia” batte un cuor di leone: i suoi antenati erano utilizzati a caccia e non esitavano a entrare nella tana di un tasso o di una volpe per ingaggiare battaglia! Oggi, per fortuna, i nostri amici non sono più costretti a questo brutale compito ma molto del coraggio e della temerarietà dei loro progenitori è ancora vivo in loro. Doveroso, quindi, da parte nostra comprenderne a fondo l’indole, e di conseguenza le esigenze, se vogliamo che vivano sereni e possano donarci tanto affetto e simpatia, di cui sono pieni.

Le origini della razza sono decisamente inglesi ma, essendo stata riconosciuta prima in Australia, è stata assegnata a quel Paese dalla Federazione Cinologica Internazionale. Il nome di queste cane deriva direttamente da una persona, John Russell, parroco del villaggio di Swymbridge, nel Devonshire. Stiamo parlando dei primi dell’Ottocento e di un appassionato cacciatore che gli amici avevano soprannominato “Jack”. La tradizione vuole che tutto sia iniziato nel 1819 da una cagnolina chiamata Trump (cioè “briscola”). Era alta 35 centimetri e aveva il pelo duro, quasi tutto bianco, a eccezione di due macchie colorate sulle orecchie e una alla base della coda. Secondo la tradizione, proprio Trump sarebbe alla base degli incroci con i Fox Terrier a pelo duro dell’epoca che portarono poi a una morfologia sommariamente definita dalla quale deriverebbe il Jack Russell, utilizzato a lungo per la caccia in tana.

Affettuosi i Jack Russell lo sono di certo e combattivi anche, da buoni Terrier; ma non bisogna confondere la loro tempra, che li porta a non cedere facilmente in una contesa, con l’aggressività fine a se stessa. Selezionati in passato per non aver timore di affrontare una volpe o un tasso nel buio di un’angusta tana e, in certi casi, persino un cinghiale, sarebbe strano se oggi, pur raramente impiegati nella caccia, si dimostrassero pronti a sottomettersi alla prima minaccia di chiunque, fosse anche dieci volte più grande di loro. E questo vale per entrambe le varietà, a pelo raso e a pelo duro. Carattere e fisico predispongono il Jack alle più scatenate attività cinofilo-sportive, come l’Agility, ideale per far sfogare le loro notevoli energie e spesso con ottimi risultati agonistici, e ancor di più nel Disc Dog, lo sport con i frisbee che sta conquistando sempre più appassionati, perché spettacolare e molto divertente anche per i cani.

Discendenti di fieri cacciatori da tana, anche se perfettamente inseriti in ambito famigliare, i Jack rimangono cani vivaci e coraggiosi, istintivamente portati a investigare tracce olfattive e a inseguire ciò che si muove nei dintorni con grande caparbietà, che qualcuno scambia per cocciutaggine. Ma non si deve pensare a cani iperattivi che trasformano la casa in un “terreno di caccia”: i Jack Russell sono perfettamente in grado di distinguere tra la routine domestica e la vita all’aria aperta, che ovviamente amano molto. In casa, infatti, sono di solito piuttosto tranquilli (anche se vigili verso tutto ciò che si avvicina alla porta) e amano comodità e coccole. All’esterno, invece, soprattutto in campagna o in aree verdi, spesso si trasformano in avidi esploratori alla ricerca di tracce olfattive e in tenaci inseguitori di possibili prede. Indispensabile, quindi, insegnargli al più presto un eccellente richiamo.

Cane “essenziale” sotto diversi aspetti, il Jack si conferma tale anche dal punto di vista delle cure, visto che una spazzolata settimanale basta e avanza per tenere a posto il suo mantello, liscio, duro, “spezzato” o “orsacchiotto” che sia. Ma per il pelo duro serve anche lo stripping professionale, un paio di volte l’anno. Sul fronte della salute, due sono le problematiche più frequenti nel Jack Russell. Una è la lussazione ricorrente mediale della rotula, molto diffusa tra i cani di taglia mini, che se grave va risolta chirurgicamente. L’altra, frequente nei soggetti totalmente bianchi o quasi, è una sordità congenita che suggerisce di non farli riprodurre. Ma a parte questo, il Jack è un vero “duro” anche sul fronte salute.

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