È stato il calore di un cane randagio a salvare una bambina scomparsa in Russia durante una tempesta di neve. Un cucciolo ha scaldato la piccola Vika appena la temperatura notturna è scesa a -11°C. Le autorità locali stanno ancora cercando l’eroe a quattro zampe, così da ringraziarlo.
Erano le 13 di qualche giorno fa quando a Uglegorsk, cittadina sull’isola più grande della Russia, una bambina di dieci anni non tornò a casa dopo essere uscita da scuola. I genitori avevano dato subito l’allarme, così 40 persone si erano messe sulle tracce della piccola Vika. Eppure, nonostante i soli due chilometri tra istituto e abitazione, la ragazzina era svanita nel nulla. I soccorritori avevano cominciato a raccogliere testimonianze, a controllare ogni angolo del quartiere, a incrociare gli orari dell’ultimo avvistamento con i luoghi in cui si sarebbe potuta rifugiare. E così le squadre di soccorso l’avevano ritrovata alle 8:45 della mattina successiva dopo una notte polare. La bambina era abbracciata a un cane randagio su un materasso lasciato in strada per gli homeless a quattro zampe. Appena trasportata in ospedale, i medici le avevano riscontrato un lieve stato di congelamento, limitato proprio grazie al calore del cucciolo.
Secondo i media locali, la giovane animalista conosce tutti i randagi della zona. Proprio in quel pomeriggio Vika sarebbe andata a portare il cibo ai suoi amici a quattro zampe, ma l’improvvisa tempesta di neve le avrebbe fatto perdere l’orientamento.
Le condizioni climatiche proibitive rappresentano un pericolo per i nostri amici a quattro (e a due) zampe. Qualche settimana fa, LNDC “Animal Protection” aveva stilato un vademecum per migliorare la qualità della vita dei nostri cuccioli nei mesi più gelidi dell’anno.