I sensi del cane sono davvero incredibili. Paragonabili a dei superpoteri: quante ci stupiscono con la possibilità di “sentire” il mondo alla perfezione

7 Dicembre 2018 di Redazione

Il cane: la capacità di “sentire” il mondo alla perfezione con i suoi sensi

I sensi del cane sono davvero incredibili. Potremmo quasi paragonarli a dei superpoteri: quante volte i nostri amici ci lasciano a bocca aperta grazie alla possibilità del cane di “sentire” il mondo alla perfezione con i loro sensi tanto sviluppati? Scopriamo come funzionano queste bellissime capacità.

L’olfatto del cane: un naso infallibile

Alle capacità olfattive del cane sono stati dedicati innumerevoli studi. Il cane è in grado di percepire qualsiasi odore. Persone, vive o morte, a quello di qualsiasi animale, fino a sostanze e oggetti di ogni genere: droga, armi, esplosivi, prodotti chimici, metalli, tartufi… e chi più ne ha più ne metta.

Recentemente, poi, si è compreso come il cane riesca a segnalare addirittura la presenza di cellule tumorali, per esempio annusando l’urina per identificare possibili casi di cancro alla prostata, aiutando i medici a intervenire in via preventiva e salvando così vite umane. Incredibile… ma vero!

Un udito eccellente e orientabile

L’olfatto non è l’unico “superpotere” del cane. Il nostro amico possiede anche un’eccellente capacità uditiva. Grazie al posizionamento e alla forma delle orecchie può percepire fonti acustiche a una distanza massima superiore almeno quattro volte alla nostra. E non si tratta solamente di distanza “quantitativa”, perché il cane è in grado di rilevare l’acutezza di ogni rumore fino a un massimo di 40mila Hz, contro i nostri 20mila. Grazie alla mobilità delle orecchie il cane riesce a individuare l’esatta provenienza dello stimolo sonoro che ha percepito.

Una vista da predatore!

Vediamo meglio noi o loro? Mai come in questo caso, la risposta corretta è: “dipende dai punti di vista”. Per posizione degli occhi e predisposizione di specie, il cane, in quanto predatore, ha certamente una elevata capacità visiva a grande distanza, a maggior ragione se lo stimolo da individuare si trova in movimento. Al contrario, più lo stesso stimolo si avvicina, e ancora di più se rimane fermo, maggiore sarà la difficoltà di “metterlo a fuoco”.

Un altro aspetto importante si riferisce al rapporto luce/ombra. Il buio totale, invece, non lo agevola più di tanto, anche se riesce a vedere comunque meglio di noi.

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