La sindrome vestibolare è abbastanza comune nei cani anziani, tanto che viene anche chiamata sindrome vestibolare del cane anziano. Per tale ragione, è importante imparare a conoscerla: capire di cosa si tratta e saper riconoscere i sintomi, in modo da poter intervenire tempestivamente.
Sindrome vestibolare: cos’è?
Per sindrome vestibolare si intende l’insieme dei segni clinici associati a una lesione del sistema vestibolare, ovvero quella parte del sistema nervoso e dell’orecchio responsabile del mantenimento dell’equilibrio. Si tratta, dunque, di una malattia neurologica, proprio perché coinvolge il sistema nervoso.
Inoltre, a seconda delle zone colpite essa si può dividere in sindrome vestibolare centrale o sindrome vestibolare periferica. La prima si presenta quando la lesione coinvolge il tronco encefalico o il cervelletto; la seconda quando ad essere colpito è l’orecchio interno oppure la porzione periferica del nervo vestibolo cocleare.
Le cause di questa sindrome sono svariate: può essere provocata da patologie infettivo infiammatorie (per esempio, un’otite che coinvolga l’orecchio interno), ma anche da tumori, traumi, ischemie cerebrali o da patologie metabolico-endocrine.
Vi è infine un’ultima forma di sindrome vestibolare, quella idiopatica. Essa colpisce sia i cani che i gatti; le sue cause, però, rimangono sconosciute.
Come riconoscerla?
Tra i sintomi più comuni della sindrome vestibolare riscontriamo:
- Mancanza di coordinazione
- Perdita dell’equilibrio
- Movimenti anomali della testa
- Nistagmo (movimenti oscillatori dei bulbi oculari)
- Movimenti di maneggio (movimenti compulsivi a descrivere un cerchio)
Nel momento in cui uno o più di questi sintomi si manifestino, occorre portare il nostro cane dal veterinario. Sarà lui a diagnosticare la malattia e a proporre la terapia più adeguata.
Esiste una cura?
Innanzitutto, bisogna precisare che per formulare una corretta diagnosi della sindrome vestibolare e delle cause che l’hanno scatenata, spesso è necessario il contributo di più discipline: la medicina interna, la neurologia e la diagnostica per immagini. Frequentemente, inoltre, il veterinario potrebbe richiedere anche esami complementari, quali una risonanza magnetica o un prelievo ed analisi del liquido cefalorachidiano.
Il trattamento, di conseguenza, varia a seconda della diagnosi e della causa scatenante della sindrome. Non esiste quindi un farmaco specifico. In generale, però, si può affermare che le forme periferiche della sindrome vestibolare hanno prognosi migliori rispetto a quelle centrali. In tutti i casi, lo ripetiamo: se notiamo uno dei sintomi elencati sopra, non perdiamo tempo, di corsa dal veterinario!