Una nuova vita sta per arrivare in casa, con tutto il suo carico di gioia e di emozioni. Sia che questa gravidanza sia stata accuratamente preventivata dalla famiglia, sia che si tratti di una fuga d’amore, è importantissimo che tutti siano pronti ad assistere la puerpera e i suoi piccoli al massimo delle proprie possibilità.
Abbiamo deciso di parlare con il Dottor Paolo Muzi, veterinario di Lomazzo in provincia di Como, che da anni con passione, amore e competenza è un pilastro per tutti i nostri amici pelosi. Il dottore ha deciso di aiutarci ad essere preparati per gestire al meglio l’evento, per comprendere questo momento importante nella vita della nostra amica pelosa.
Molti di noi sono alla prima esperienza e vorremmo avere più informazioni possibili; come genitori adottivi siamo sempre all’erta quando si tratta dei nostri amici.
Cosa dobbiamo fare quando ci accorgiamo che il nostro cane è in dolce attesa e quanti e quali esami dobbiamo affrontare?
Grazie per la domanda perché mi fa pensare a una cosa molto importante. Spesso tutti (noi veterinari compresi) dimentichiamo che il parto è uno degli eventi più naturali possibili, perché deputato alla perpetuazione delle specie. Pertanto, tutto il periodo della gravidanza di ogni specie deve essere affrontato con la massima serenità possibile.
Ciò premesso, a livello medico è necessario che vengano presi in considerazione diversi aspetti che precedano il momento perché la salute del cane è importante. Se la gravidanza è cercata, è fondamentale verificare le reali condizioni di salute della futura mamma con un check completo. Purtroppo a volte questi controlli preliminari non vengono effettuati.
Diversamente, se la gravidanza è “capitata”, dobbiamo assolutamente contattare il nostro veterinario perché bisogna concordare degli esami diagnostici importanti. Esami del sangue e alcune ecografie sono fondamentali, sempre a seconda delle condizioni del soggetto, valutati in base a razza ed età, in momenti specifici nell’arco del periodo della gravidanza, non prima della quinta settimana, se non ci sono problemi.
In ogni caso questa ecografia va effettuata, anche in una gravidanza cercata, per verificare che tutto proceda regolarmente; in seguito, dopo il quarantacinquesimo giorno, bisogna eseguire un’ecografia addominale per comunicare con certezza il numero di cuccioli. Questa metodica è utile per permettere di verificare che il parto si sia concluso con l’espulsione di tutti i cuccioli.
Ricordiamo che la gravidanza dura circa 9 settimane dal momento dell’ovulazione, verificabili con test ematici durante il periodo di estro. Detto questo, un aspetto che bisogna assolutamente tenere presente è evitare stress inutile alla futura mamma e rispettare il suo carattere.
Noi conosciamo perfettamente l’indole del cane, sappiamo se ama essere manipolato, se vive una visita in modo sereno… durante l’attesa le future mamme sono molto più guardinghe e ancora più territoriali, e sanno che stanno per avere dei cuccioli, quindi il mio consiglio è di evitare di sottoporre i soggetti che manifestano una spiccata sensibilità ad indagini diagnostiche non strettamente necessarie, per evitare un carico emotivo difficile da tollerare.
Durante la gravidanza dobbiamo cambiare alimentazione alla futura mamma? Può fare tutto come prima o dobbiamo evitare alcune vecchie abitudini?
Teniamo presente che per favorire un ottimale sviluppo dei cuccioli, il fabbisogno proteico è molto elevato e il nostro compito è quello di assicurarci che la quota proteica nella razione sia adeguata e sicuramente maggiore della razione corrente.
Dato che potrebbe capitare nel primo terzo di gravidanza una possibile inappetenza, è fondamentale intervenire con tempestività. Una dieta che comprenda, in questa situazione particolare, carne rossa o bianca e pesce, potrà essere di grande aiuto per invogliarla a mangiare; seguiamo le sue preferenze e viziamola un pochino, dato che emotivamente e fisicamente è in un momento particolare.
Durante l’arco della giornata i pasti arriveranno ad essere 4 o 5, questo perché i feti, con il procedere della gestazione, occupano spazio in addome impedendo un riempimento adeguato dello stomaco; non spaventiamoci se la vediamo sbocconcellare, è normalissimo. In una situazione simile, se notiamo la scarsa appetenza nel periodo del termine, aiutarla con degli oligoelementi potrebbe essere importante, osservando tutte le indicazioni della casa di produzione e il parere di noi veterinari sul merito.
Per quanto concerne l’attività fisica, se il cane è in perfetta forma non dovremo variare nulla nel primo periodo della gravidanza. Con l’aumentare del volume addominale non dobbiamo preoccuparci, la natura farà il suo corso e lei stessa sarà in grado di regolare il ritmo della sua giornata… l’importante è non forzarla, se non desidera fare la solita passeggiata con noi va benissimo. Il rispetto per lei e l’ amore che si prova ci permetterà di comprendere profondamente i sentimenti che prova.
In questo momento particolare, alcuni soggetti manifestano comportamenti inconsueti, possono diventare aggressivi con le persone e con i propri simili; non sempre riusciamo a capire questi atteggiamenti ma dobbiamo assolutamente evitare di creare situazioni trigger per la nostra cucciola che va assolutamente rispettata in un momento di vulnerabilità in cui potrebbe apparirci diversa.
Quando arriva il momento del parto, cosa dobbiamo fare? Come capire se qualcosa non va, se per caso c’è una complicanza?
La preparazione al parto in alcuni soggetti può durare fino a 36 ore in soggetti sensibili e nervosi, e la fase espulsiva è variabile per molti fattori, in primis per il numero dei cuccioli. Quando il momento arriva l’importante è non farsi prendere dal panico, perché la partoriente capisce il nostro linguaggio del corpo e potrebbe percepire un pericolo imminente e sentirsi insicura.
Vorrei che passasse il messaggio che ho detto prima: il parto è ciò che Madre Natura ha stabilito per tutti noi, per garantirci un futuro, ed è un’esperienza da vivere con serenità. Sicuramente si possono verificare delle complicanze ma sono tutte gestibili senza precipitazione e panico in concomitanza con il lieto evento.
Quando i cuccioli stanno per arrivare la temperatura corporea scende fino ai 37°/ 37,5°C (la temperatura possiamo rilevarla a casa con un termometro digitale più volte nell’arco della giornata). Quando il momento è prossimo, la nostra futura mamma potrebbe essere particolarmente irrequieta, rifiutare cibo, vomitare e cominciare a scavare per creare una tana da qualche parte, un residuo atavico. Per questo motivo, consiglio sempre di abituare prima la futura mamma al luogo che abbiamo preposto per lei; potrebbe anche rifiutarlo, non preoccupiamoci.
Dobbiamo assecondarla nel limite del possibile, perché è un momento di fragilità. Per esempio, mi è capitato che una cagnolina partorisse nel cestello della lavatrice coi panni sporchi… sicuramente l’odore dei suoi proprietari la consolava molto ma sarebbe meglio un luogo più comodo per tutti e più sicuro.
Certamente una complicanza è il termine del parto ampiamente superato: in questo caso un’ecografia chiarirà la situazione perché se la frequenza cardiaca indica la presenza di sofferenza fetale è consigliato eseguire un taglio cesareo oppure fare un’induzione farmacologica. Solo il veterinario saprà valutare il caso, perché si tratta di una situazione molto complessa.
Se tutto procede nel modo giusto, assisteremo alla nascita del primo cucciolo e al 99% sarà la sua mamma a rompere il sacco placentare; consiglio quindi di non avere fretta di intervenire perché il cucciolo sta tranquillamente respirando attraverso il cordone ombelicale e solo quando la madre lo romperà il legame sarà sciolto. Se le tempistiche per questo processo fossero oggettivamente troppo lunghe potremo favorirlo noi.
Ricordiamo che l’intervallo di espulsione tra un cucciolo e l’altro è molto variabile, possono passare anche 4 ore. Se, per caso, questo arco temporale venisse superato chiamiamo il veterinario: potrebbe optare per un’ecografia di controllo perché potrebbe essersi verificata una distocia (praticamente il cucciolo non è posizionato correttamente nel canale del parto e non riesce ad essere espulso). Anche in questo caso niente paura, perché si hanno 10/12 ore di tempo per intervenire con un cesareo di emergenza, senza problemi.
Se il numero dei cuccioli fosse elevato potrebbe esaurirsi la spinta. In questo caso è fondamentale un lavoro sincronico tra noi e la mamma per aiutarla. Quando vediamo che cerca di spingere, cerchiamo di eseguire una piccola trazione sul cucciolo già impegnato nel canale del parto… questa trazione deve seguire la parte ventrale della madre, non verso la coda per intenderci. Ovviamente, come già detto, se dopo 4 ore non c’è espulsione chiamiamo il veterinario.
I cuccioli si devono far sentire subito dopo la nascita. Se questo non succede potrebbero avere del liquido amniotico nelle prime vie aeree che vanno liberate con un comune bastoncino per le orecchie, della carta assorbente o una garzina tenendoli a testa in giù.
Appena le vie saranno libere, li sentiremo e vorrà dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Quando tutto sarà finito, godiamoci il momento con la nostra amica che sarà circondata dai suoi piccoli, i quali cercheranno subito di mangiare. Lei amorevolmente li accudirà e pulirà. Questi sono i segnali che il parto è terminato e che tutto è andato bene.
L’ultimo consiglio è di non fare iniziare una visita guidata alla “capanna del presepe” con amici e parenti: sicuramente la nostra gioia sarà molta ma lo stato della mamma va rispettato, in particolare nella prima settimana in cui il suo legame coi cuccioli si cementa… La mamma, specialmente se è una primipara, ha tutto il diritto di godersi serenamente l’immediato post partum.