Nella fretta di partire è facile dimenticare cose importanti: ecco un breve riepilogo dell’ultimo momento.

26 Luglio 2021 di Redazione

Nella fretta di partire è facile dimenticare cose importanti: ecco un breve riepilogo dell’ultimo momento.

 La pensione

Il primo consiglio per chi vuole lasciare il gatto in pensione durante le vacanze è quello di pensarci per tempo. Arrivare all’ultimo momento può costringerci a una scelta affrettata: le pensioni di livello sono poche e disseminate in tutta Italia e i posti disponibili non sono tanti. Ovviamente questo consiglio vale per l’anno prossimo. Ma ricordatene.

Ora non ci rimane che fare la nostra scelta consultando la Rete: siti, foto e recensioni di altri utenti aiutano molto. Una volta scelte pensioni che ci sembrano adatte, per vicinanza e caratteristiche, cominciamo con i sopralluoghi: non prendete appuntamenti ma guardate gli orari delle visite e presentatevi senza avvisare. Questi controlli a sorpresa vi garantiranno un esame senza “trucchi”.

Che cosa dobbiamo controllare?

Prima di tutto ci dobbiamo assicurare che le gabbie siano grandi, pulite, dotate di ripiani a più livelli, aperte su almeno tre lati e mai ospitate in strutture che non siano isolate da caldo e freddo.

In estate le tettoie possono trasformarsi in forni, quindi attenzione al sistema di coibentazione utilizzato e alla possibilità di arieggiare bene i ricoveri. Guardate le ciotole: l’acqua deve essere pulita, senza patine in superficie, e il cibo sempre fresco.

Le lettiere dovranno essere pulite e una per gatto. Fatevi chiarire l’assistenza medica disponibile e fatevi dare numero e nome del medico o della clinica convenzionata. Assicuratevi che la struttura abbia le necessarie autorizzazioni comunali e che abbia un veterinario a disposizione. Per evitare sorprese spiacevoli al primo giorno di vacanza è consigliabile portare il micio in pensione almeno tre giorni prima della nostra partenza, in modo che, se dovessero verificarsi problemi, sarà ancora possibile correre da lui e risolverli.

Una visita quotidiana durante questo periodo di inserimento può aiutare il gatto a fugare ogni dubbio su improvvisi abbandoni. Utilissimo lasciargli i suoi giochi e il suo cuscino: lo aiuterà a sentirsi a casa.

Il cat sitter di fiducia

Quella del dog o del cat sitter è ormai una figura riconosciuta dalla società, le cui mansioni sono consolidate. Scegliere la persona giusta è fondamentale, poiché non gli si affida solo il nostro pet, ma anche la nostra casa che, inevitabilmente rimane nella sua disponibilità. Importante, se la nostra scelta finale è di questo tipo, provvedere alle provviste adeguate: croccantini, sabbietta (per i gatti), cibo di diversi gusti e, naturalmente, pettini e spazzole pulite e pronte per essere usate sul mantello dei nostri amici.

Solitamente i pet sitter assicurano, in media, un servizio giornaliero di un’ora, ma nei casi di padroni apprensivi ed esigenti sono disponibili carnet di due visite o addirittura la possibilità che passi la notte con l’animale per aiutarlo a superare la crisi di solitudine!

 Il viaggio in auto

Questo tipo di viaggio può essere per il gatto stressante per il fastidio che il trasporto può causare al suo stomaco tanto sopraffino quanto delicato.

All’origine di questo disagio c’è la naturale avversità del gatto per i luoghi che non sono familiari ma a questo si deve aggiungere un problema fisico in senso stretto: la continua oscillazione dell’auto provoca la chinetosi, meglio nota come “mal d’auto”.

Che cosa fare allora?

Come le persone e i cani, anche il gatto soffre di più l’auto se viene collocato sul sedile posteriore: meglio, quindi,lasciarlo all’interno del trasportino sul sedile accanto a quello di chi guida.

È utile coprire il trasportino con un panno (sarà considerato come un riparo dal mondo esterno) e attrezzarlo con giochini vari (evitare prodotti masticabili che invece potrebbero creare problemi di digestione) in grado di distrarlo dal viaggio. per non farlo sentire troppo solo!

In albergo

Oggi, difficilmente ci si sente dire “qui gli animali non possono entrare”. Anzi: sempre più hotel si strutturano per offrire il massimo dei servizi ai viaggiatori a sei zampe. Anche se la maggior parte degli alberghi mettono a disposizione dei loro ospiti a 4 zampe morbidi lettini e ciotole per acqua e cibo, conviene portare con noi i suoi accessori.

Inoltre, anche se lo staff degli hotel sarà all’altezza dei suoi compiti è bene rispettare alcune regole:

– Giunti a destinazione, prima di liberare il gatto, spruzziamo in casa o nella stanza dell’albergo un poco di feromoni o installiamo il diffusore automatico in modo di rendere il luogo più “a misura di animale”;

– Se siamo in albergo ricordiamoci sempre di segnalare allo staff che la stanza ospita un animale, oltre a noi;

– Se usciamo per qualche minuto mettiamolo nel trasportino;

– Se invece dobbiamo lasciarlo solo per più tempo chiudiamolo in bagno con tutti i suoi accessori e mettiamo sulla porta un cartello che avverte gli addetti alle pulizie della sua presenza.

Cosa mettere nella…sua valigia

Quando sei in partenza, prenditi un po’ di tempo per fare le valigie anche al tuo animale. Ogni elemento sarà necessario per trascorrere una vacanza spensierata e senza problemi. Ecco di seguito una lista creata da noi per te:

– Cassetta igienica

– Lettiera abituale

– Ciotole per cibo e acqua

– Trasportino

– Il suo asciugamano o la sua coperta

– Tiragraffi  

– Cibo preferito

– Acqua (per il viaggio)

– Giochi

– Pettorina e guinzaglio per le passeggiate

– Collare con il suo nome e il nostro numero di telefono

– Diffusore per feromoni

– Kit pronto soccorso

– Documenti

– Medicine

Vacanze in sicurezza

Il gatto non ama particolarmente gli spostamenti: e per lui lasciare il proprio territorio anche soltanto per un breve periodo può diventare una fonte di stress. Ovviamente alcuni esemplari amano i viaggi e la scoperta di “nuovi territori”, purché l’avventura sia condivisa con il proprio padrone!

Utilissimo, per esempio, avere una pettorina e un guinzaglio per scoprire insieme i luoghi della vacanza. Se il vostro micio non è abituato a passeggiare al guinzaglio questa potrebbe essere l’occasione giusta.

La prima accortezza da seguire nel nuovo ambiente è quella di non farlo allontanare e di averlo sempre sott’occhio: sarebbe un vero guaio se si dovesse perderlo. Anche per eventualità come quelle citate è importantissimo che il gatto sia microchippato e che grazie al collarino con il suo nome e il nostro numero di telefono chiunque possa risalire ai nostri recapiti.

Le giuste cure che faranno la differenza e trasformeranno il nostro micio, da un gatto spaesato, a un gatto “fiero” del suo nuovo ambiente.

L’house sitting

Una soluzione innovativa arriva dall’Inghilterra e mette in contatto viaggiatori e proprietari di case e pet. Infatti, a fronte del prendersi cura dell’animale di casa, si lascia la casa a disposizione del viaggiatore. Questo tipo di collaborazione prevede l’iscrizione al sito con la creazione di un profilo referenziato per scegliere la soluzione ideale!

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