Siamo nel pieno dell’estate: Ferragosto è alle porte e molte famiglie italiane stanno per partire – o stanno rientrando- dalle vacanze dopo gli ultimi, difficili mesi di quest’anno. Sfortunatamente può capitare, ad esempio mentre si aspetta che la lunga coda al casello dell’autostrada venga smaltita, di avvistare un animale magro, spaventato o in evidente stato di abbandono. Come afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa:
D’estate le persone si muovono molto di più e così oltre ad imbattersi in quella che è ancora una piaga nel nostro Paese, gli abbandoni estivi, e su cui Enpa è impegnata in prima linea, si ritrovano anche a relazionarsi con realtà che non conoscono affatto come il randagismo o la presenza di cani di quartiere in molte località del Sud. Secondo i dati del Ministero della Salute i randagi entrati in canile sanitario nel 2020 sono stati 76.192, dato incompleto se si considera che a questo bisogna aggiungere quelli di Calabria e Sicilia che nel rapporto del Ministero risultano non pervenuti.
Che cosa fare allora?
I consigli dell’Enpa
La legge 281 del 14 agosto 1991 decreta che, in ogni regione d’Italia, se si avvista un animale in difficoltà si ha l’obbligo di chiamare il 112, che gestisce tutte le emergenze, compresa quella di animali vaganti. Ecco come procedere fino al loro arrivo:
- Se l’animale ha un collare, è provvisto di targhetta e sei in grado di controllarla in sicurezza, puoi contattare il proprietario, ma rivolgiti anche al 112, che provvederà ad assicurarsi il corretto inserimento in anagrafe dell’animale. Si stima infatti che circa il 30% dei cani, nonostante la dispositiva di legge, non abbia il microchip.
- Se avvisti un cane in autostrada o a scorrimento veloce, non frenare e non rincorrere il cane. Potresti spaventarlo o mettere in pericolo lui e te. Chiama invece il 112 e segnalane la posizione.
- Se il cane circola invece in una zona tranquilla, come una città o una strada non ad alto scorrimento, cerca di avvicinare il cane e di metterlo in sicurezza fino all’arrivo delle autorità. Anche in questo caso, non inseguirlo: prova ad avvicinarlo con cibo, acqua ed un tono di voce amichevole ed usa un guinzaglio di fortuna (ad esempio la tracolla di una borsa) per tenerlo al sicuro con te.
- Non tutti i cani vaganti, specialmente in città, hanno in realtà bisogno di essere raccolti o salvati. Nel Sud Italia in particolare ci sono molti cani stanziali o di quartiere, che vivono cioè assieme alla comunità locale, che si prende cura di loro. Li puoi riconoscere dal fatto che spesso sono amichevoli, si muovono con sicurezza e non sembrano spaventati.
Al loro arrivo, le forze dell’ordine porteranno il cane in una struttura convenzionata e rintracceranno il proprietario dell’animale grazie al microchip.
E se avvisto un gatto?
La situazione diventa leggermente più complicata. Molti gatti non sono provvisti di microchip, perciò l’unico modo di rintracciare il proprietario di un micio trovato in strada è tramite il passaparola e le condivisioni sui social. Attenzione, però: non tutti i gatti apparentemente “di strada” sono selvatici o in stato di abbandono. Molti di loro sono membri di colonie feline, di proprietà e cura del sindaco di paese. In caso di dubbio, quindi, non portare il gatto con te a casa, contatta le autorità locali o chiedi in giro per verificare che il micio non provenga da una di queste colonie.
Discorso diverso, invece, se vedi un gatto in situazione di pericolo o evidentemente ferito. Ricorda che l’articolo 189 del Codice della Strada al comma 9-bis stabilisce che in caso di animale ferito c’è l’obbligo di soccorso. Chiunque investe o avvista un animale ferito per strada deve obbligatoriamente chiamare le Forze dell’Ordine e prestare immediato soccorso. Per i trasgressori la sanzione amministrativa ammonta a un somma da euro 410 a euro 1.643.
E ricorda, gli animali sono nostri amici: se ne vedi uno in difficoltà, segui il cuore. La tua vacanza sarà ancora più speciale, se potrai arricchirla del ricordo di aver fatto una buona azione. Grazie.