Il maltrattamento fisico di animali viene spesso utilizzato come strumento di violenza psicologica sulle persone per creare un clima di controllo e potere da parte del carnefice sulla propria vittima umana.

17 Dicembre 2019 di Redazione

La violenza contro gli animali è indice di pericolosità sociale?

“Le Forze di Polizia italiane sanno già che per prevenire e contrastare la violenza su donne e minori è fondamentale individuarne tempestivamente gli indicatori predittivi.  In questo momento storico il salto evolutivo è contemplare il maltrattamento di animali fra gli indicatori predittivi più efficaci”; con queste parole dell’Ispettore Capo Roberta Prandini vogliamo iniziare l’analisi di un fenomeno, quale il maltrattamento sugli animali, che si sta allargando a macchia d’olio. E difatti il maltrattamento fisico di animali viene spesso utilizzato come strumento di violenza psicologica sulle persone per creare un clima di controllo e potere da parte del carnefice sulla propria vittima umana.

Le persone che commettono un singolo atto di violenza sugli animali sono più portate a commettere altri reati rispetto a coloro che non hanno abusato di animali. Come segnale di un potenziale comportamento antisociale – che include ma non limitato alla violenza – atti isolati di crudeltà nei confronti degli animali non devono essere ignorati dai giudici, psichiatri, assistenti sociali, veterinari, poliziotti e tutti coloro che incappano in abusi sugli animali durante il proprio lavoro” (The Web Of Cruelty: “What animal abuse tells us about humans”, di Arnold Arluke).

Violenza, violenza domestica e stalking

Nei reati di violenza domestica e stalking spesso gli abusatori minacciano di aggredire l’animale domestico per indurre la donna a non andarsene o come metodo coercitivo per farla tornare a casa.
Secondo recenti ricerche, una donna con partner violento e che possiede un animale da compagnia, sarà meno propensa a lasciare la casa coniugale per evitare che venga fatto del male all’animale.  A tal proposito il dato americano parla di un fenomeno che si verifica fra il 25% e il 50 % dei casi, il dato italiano rileva che ciò accade nel 65% dei casi. Purtroppo ci troviamo di fronte a un aspetto ancora scarsamente considerato dai media e dalle Istituzioni: la correlazione tra violenza domestica e il maltrattamento di animali, in cui l’odio per la compagna o il compagno si trasferisce sugli animali domestici, vittime inconsapevoli.

Violenza contro gli animali e pericolosità sociale: alcune letture interessanti

Essendo l’Italia ancora parecchio arretrata da questo punto di vista, la ricerca psicologica in questo campo è stata effettuata soprattutto nell’area anglosassone, dove è stato realizzato il più alto numero di studi sia in ambito psicologico, sociale, giudiziario e scolastico

  • Sorcinelli F., Tozzi R., Zooantropologia della Devianza Profilo Zooantropologico Comportamentale e Criminale del Maltrattatore e/o Uccisore di Animali. Classificazione del Crimine su Animali. LINK-ITALIA (APS), N.I.R.D.A. Corpo Forestale dello Stato. REPORT Maggio 2016.
  • Arkow P., (2008), The Link Between Violence to People and Violence to Animals, National Link Coalition, The National Resourcer Center on The Link between Animal Abuse and Human Violence.
  • Phillips A, (2014), Understanding The Link between Violence to Animals and People: A Guidebook for Criminal Justice Professionals, National District Attorneys Association and American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA).
  • Santiago R., (2000): Das Link Pet Abuse, Domestic Violence. New York Daily News. Sunday, November 05.
  • Arkow P. (2008), The Link Between Violence to People and Violence to Animals, National Link Coalition, The National Resourcer Center on The Link between Animal Abuse and Human Violence.
  • Phillips A (2014), Understanding The Link between Violence to Animals and People: A Guidebook for Criminal Justice Professionals, National District Attorneys Association and American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA).

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