A Chicago è partito il progetto Cats at Work, che prevede l'assunzione di 1000 gatti per contrastare l'invasione di ratti nelle case
A Chicago sono stati assunti ben mille gatti per contrastare l’invasione di ratti nelle zone cittadine. La Tree House Humane Society ha infatti organizzato numerosi team di due o tre felini affinché sorvegliassero case e aziende della zona per contrastare l’infestazione nel modo più “green” possibile.
Tamponare l’invasione sarebbe fondamentale anche per impedire la diffusione di malattie portate proprio dai topi che, secondo il Centro Statunitense per il controllo delle malattie e la prevenzione, includerebbero la peste, l’hantavirus e molteplici tipi di febbri emorragiche.
Nel 2020 Chicago era stata nuovamente classificata come una delle città con maggiore concentrazione di ratti. Proprio per questo, il Dipartimento delle Strade e dei Servizi Igienico-sanitari della città aveva distribuito ai cittadini più di 1,5 milioni di speciali bidoni della spazzatura che, insieme all’uso di veleno, avrebbero dovuto aiutare a far rientrare l’emergenza.
Tuttavia, secondo la Tree House Humane Society queste soluzioni si sarebbero rivelate inefficaci; inoltre, la deposizione di veleno potrebbe potenzialmente mettere a rischio animali domestici e bambini. Per creare un’alternativa, Tree House ha lanciato il progetto Cats at Work per aiutare i gatti che sono stati vaccinati e sterilizzati ma che per diversi motivi non possono essere reintegrati nelle loro ex colonie. Attraverso questo programma i cittadini pagano una quota per avere fuori dalla loro proprietà un gatto che “faccia la ronda” e scovi i topi. In questo modo, non solo l’emergenza ratti viene risolta nella maniera più sostenibile possibile, ma i gatti destinati altrimenti a una vita da randagi ricevono una seconda possibilità. Infatti, Tree House fornisce ai gatti rifugi esterni isolati, lettiere, piastre riscaldanti per esterni e una ciotola per l’acqua riscaldata per i freddi inverni di Chicago. I proprietari delle case sono invece responsabili di fornire cibo, acqua pulita e assistenza medica, se necessaria.
L’iniziativa sembra funzionare molto bene e sarà probabilmente replicata da altre città statunitensi.
