Chi soffre di ailurofobia ha una paura irrazionale dei gatti. Scopri quali sono i sintomi della fobia e come superarla.

27 Novembre 2022 di Redazione

Si chiama tecnicamente ailurofobia ed è la paura ossessiva dei gatti. Si tratta di una delle tante zoofobie diffuse tra gli uomini. Vediamo nello specifico come si manifesta e se si può curare.

Cos’è l’ailurofobia?

Quella che noi definiamo paura dei gatti è una vera e propria fobia chiamata “ailurofobia”, una delle tante zoofobie che portano a temere alcuni specifici animali: dagli insetti, ai tori, alle galline.

Il termine deriva dall’unione delle parole “ailuros”, dal greco “colui che agita la coda” (il gatto) e “phobia”, che significa “paura”. Solitamente, chi soffre di questa fobia non riesce nemmeno a sopportare la vista dell’animale che lo terrorizza. Ma quali sono le cause dell’ailurofobia? Innanzitutto si tratta di una paura incondizionata, irrazionale e incontrollabile. Il gatto, con il suo carattere indipendente, non sempre sotto controllo umano, e i suoi movimenti a scatti tipici dei predatori, sembrerebbe incarnare questo genere di caratteristiche.

La principale causa potrebbe essere un trauma vissuto durante l’infanzia, magari per essere stati graffiati da un gatto, e questo può aver portato a non tollerare la vicinanza di mici in età adulta. Un’altra possibile ragione sta invece nel comportamento di certi genitori che, terrorizzati che il micio possa graffiare il figlio, trattano l’animale come un essere “pericoloso”.

Ad ogni modo si tratta di una paura da non sottovalutare, in primis perché costituisce una fonte di grande stress per chi ne soffre e poi perché può portare, come spesso accade, a eliminare i rapporti con chiunque possieda dei gatti.

Sintomi dell’ailurofobia e come si supera

A soffrire di ailurofobia sono prevalentemente le donne e tra i sintomi rientrano:

ansia
nervosismo
crisi di panico
forte tachicardia
sudorazione
palpitazioni
incapacità a sostenere il contatto anche solo visivo con l’animale

Risolvere questa paura è possibile con un percorso psicologico. In particolare, sono stati dimostrati ottimi risultati dalla terapia cognitivo-comportamentale, che mira a modificare il pensiero e il comportamento della persona fobica.

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