Un orrore ciò che è accaduto a Carbonia, in Sardegna. Un gatto di nome Matisse è stato ucciso a colpi di calci e bastonate da ignoti.

3 Luglio 2019 di Redazione

Gatto Matisse: ucciso a Carbonia a colpi di calci e bastonate

Un orrore ciò che è accaduto a Carbonia, in Sardegna. Un gatto di nome Matisse è stato ucciso a colpi di calci e bastonate da ignoti. Il gattino era di proprietà di un uomo, un pittore conosciuto da tutti in zona, che ha raccontato tutta la vicenda sulla sua pagina personale di Facebook.

Matisse aveva solo tre anni, era un gattino amato da tutti e famoso per essere un coccolone. Come ogni mattina è uscito di casa a fare la sua passeggiata, il gatto era sempre in cerca di carezze e dispensava fusa a chiunque. Ma qualcosa di terribile è accaduto quel giorno: Matisse è tornato a casa moribondo e sanguinante. Il proprietario, vedendolo in queste condizioni, lo ha portato di corsa alla Clinica Veterinaria di Iglesias. Il gatto è stato operato di urgenza a causa di una gravissima ernia addominale provocata dalle botte.

Tre giorni di agonia e la speranza di un miracolo

Sono stati tre giorni di inferno e agonia per il povero Matisse, il gatto è stato “sotto sedativi a base di oppiacei e flebo costanti. Il micio non mangia, ha la bocca tumefatta e i dentini spezzati oltre a tutto il resto“, come ha riportato il suo proprietario, l’artista Stefano Masili. I medici della clinica hanno fatto di tutto per salvarlo, ma l’unica cosa da fare era sperare in un miracolo. Purtroppo così non è stato e dopo tre giorni strazianti il gatto Matisse è morto per mano di alcuni barbari che lo hanno pestato.

Addio a Matisse

Dopo poco tempo arriva l’addio dei proprietari, Stefano e Ornella, che lo hanno salutato così: “Sono passati proprio tre anni dalla mia nascita ma la mia vita finisce qui, certo che l’ho amata questa vita e questa libertà come ho amato all’infinito le coccole che mi facevano continuamente, ne avevo troppo bisogno…ma anch’io con le mie fusa non sono stato certo da meno. Vi augura buona vita come quella che avrei voluto continuare a vivere io…

Non ci sono proprio parole sull’accaduto. I responsabili sono ancora ignoti e trovarli certo non riporterà indietro il povero Matisse, un essere innocente e indifeso. L’ennesima vittima della malvagità umana che, anche questa volta, rimarrà impunita…

Immagine in evidenza via Facebook

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