Come curare la FLUTD del gatto? La cura della FLUTD, una malattia delle basse vie urinarie, si basa sulla somministrazione di medicinali.

28 Agosto 2019 di Redazione

La FLUTD nei gatti: una malattia delle basse vie urinarie

Come curare la FLUTD del gatto? Prima di capire come curare l’infezione alle basse vie urinarie del gatto cerchiamo di comprenderne il significato e, soprattutto, l’origine.

Alla base della FLUTD, che in realtà è un complesso di disturbi diversi, ci sono diversi fattori di tipo predisponente e scatenante, molto spesso combinati tra loro. Tra questi, i più importanti sono rappresentati dalle caratteristiche di tipo anatomico: nel gatto maschio l’uretra è più lunga, stretta e tortuosa, intervengono anche fattori quali l’obesità. I mici in sovrappeso sono più facilmente interessati dal problema. Anche il grado di acidità (pH) dell’urina è un fattore da considerare.

Nella maggior parte dei casi i problemi della FLUTD del gatto sono legati allo sviluppo di uroliti, quali cristalli, concrezioni, calcoli, che si aggregano a creare una vera e propria sabbia vescicale oppure possono originare tappi uretrali. Ancora, sono da considerare gli squilibri dietetici, spesso legati alla somministrazione di alimenti secchi di bassa qualità, la scarsa assunzione di acqua, abitudine comune a molti gatti, e la proliferazione di microrganismi patogeni, quali batteri e virus. Infine, la presenza di stimoli ansiogeni e stressogeni può provocare in alcuni soggetti la comparsa della cosiddetta cistite idiopatica felina.

I sintomi della FLUDT

I sintomi della FLUTD del gatto sono piuttosto inequivocabili e possiamo riconoscerli facilmente. Il gatto entra spesso nella cassettina igienica e sembra non essere in grado di urinare in modo corretto: produce poche gocce di pipì, poi esce e rientra nel giro di breve tempo, scava nella lettiera, si accovaccia di nuovo e così via.

Spesso, poi, si lamenta a voce alta oppure deposita urina in luoghi inopportuni, come per esempio il lavandino, il bidet o la vasca da bagno. La pipì può essere di colore più o meno rosato o addirittura rossa per la presenza di sangue.

Talvolta è possibile trovare nella zona genitale una sostanza cremosa o sabbiosa che imbratta la pelliccia. La conseguenza più grave è l’ostruzione dell’uretra maschile, che può essere meccanica, a causa della presenza di cristalli, calcoli e tappi che bloccano il canale uretrale e impediscono il deflusso dell’urina verso l’esterno, oppure funzionale, con uno spasmo della muscolatura deputata alla minzione. Nei casi più seri il nostro piccolo felino vomita e appare particolarmente giù di corda.

Il trattamento in casi di FLUDT

Il trattamento per questa malattia delle basse vie urinarie del gatto, si basa sulla somministrazione di medicinali e prodotti di vario genere. Antibiotici, antinfiammatori, analgesici, acidificanti urinari, ansiolitici, cisto-protettori e così via. Sarà naturalmente il nostro veterinario, in base ai sintomi e alle cause riscontrate, a scegliere la cura più appropriata per il nostro gatto.

In certe situazioni, per curare la FLUTD del gatto, può rendersi necessaria la cateterizzazione. Una pratica che va eseguita quando il gatto è sedato, indispensabile per risolvere un eventuale blocco urinario. Nei casi più gravi di FLUDT occorre procedere con un intervento chirurgico, che consente la pulizia della vescica, la rimozione di calcoli, la deviazione dell’uretra e altre procedure.

In molti casi, è utile modificare l’alimentazione del micio per far sì che il grado di acidità delle urine impedisca lo sviluppo di cristalli, concrezioni o calcoli, tenendo conto che in commercio esistono mangimi pensati appositamente per queste particolari situazioni.

Lascia un commento