Scopri in questo articolo come giocare col tuo gatto, quando e dove e quanto dovrebbe durare la sessione di gioco ideale!

4 Ottobre 2022 di Redazione

Il gioco è importantissimo per i nostri amici pelosi, perché consente loro di esercitare gli schemi motori, di affinare strategie di comunicazione e di dare sfogo all’energia predatoria che li caratterizza. Oltre a essere quindi fondamentale per la loro qualità di vita, il gioco migliora la relazione anche con noi. In questo articolo vediamo come giocare col gatto e come stimolarlo al meglio, seguendo 4 semplici regole.

Ecco come giocare col gatto

1. Osserviamo il nostro micio mentre gioca da solo e individuiamo le sue preferenze di gioco. Di conseguenza muniamoci di giocattoli (acquistati o creati da noi) che possano ingaggiarlo (cannette, palline, tappi, scatoloni o altro) e di tanta voglia di divertirci insieme. Il coinvolgimento del proprietario è fondamentale per la buona riuscita della dinamica ludica… e la soddisfazione reciproca!

2. Daremo inizio alla sessione di gioco con un segnale ben chiaro. Servono una o più parole (“Giochiamo?!”, “Sei pronto?!”) oppure un gesto, assicurandoci che micio ci conceda la sua attenzione. Come gesto possiamo avvicinarci al luogo deputato al gioco con in mano il giocattolo preferito del micio.

3. La cosa più importante nel gioco col gatto è ricreare la sequenza predatoria così come si svolgerebbe in natura. Per esempio, muoviamo la cannetta con movimenti lenti alternati ad altri più rapidi, trascinandola lungo il perimetro della stanza e nascondendola dietro a un mobile o una sedia per poi renderla visibile d’improvviso. Facciamola strisciare sui tiragraffi fino a raggiungerne la sommità o attraverso un tunnel di scatoloni che avremo assemblato. In alternativa, lanciamo una pallina (quelle matte sono solitamente molto apprezzate perché saltano in tutte le direzioni) affinché il micio la rincorra e la afferri.

Tenendo a mente quali sono le prede predilette dai felini, proveremo a muovere il giocattolo di conseguenza: la cordella potrebbe essere una lucertola, il pupazzino appeso all’estremità della cannetta un topolino e la pallina un insetto. In ogni caso è fondamentale che il gatto riesca, a un certo punto, a raggiungere la preda e a trovare gratificazione. Via via scemeremo l’intensità del gioco fino a farlo cessare prima che il gatto sia stanco dell’interazione e facendo costantemente attenzione ai segnali comunicativi che micio ci manda durante la stessa per evitare che si innervosisca o si ecciti oltremodo.

4. Al termine della sessione daremo un altro segnale chiaro di chiusura: “Bravo, ora basta”, “Bene, adesso ci riposiamo” e metteremo via il giocattolo adoperato (in natura la preda non rimarrebbe a disposizione). Potremo poi gratificare micio con una coccola o con un premietto per concludere positivamente l’esperienza.

Quando e dove giocare col gatto

In merito ai migliori momenti per giocare col gatto è di solito utile farli coincidere con quelli della sua maggiore attivazione e cioè la mattina presto o la sera. Bene sarebbe stabilire un orario del giorno e mantenerlo costante così come il luogo in cui svolgiamo la sessione di gioco (il salotto, la cameretta). Vi accorgerete presto di quanto micio interiorizzerà la routine e, se tarderete qualche minuto, sarà lui a ingaggiarvi al gioco con versetti e mosse!

Quanto deve durare il gioco?

Il gioco deve durare fino a poco prima che il gatto perda interesse, preferendo sessioni brevi e frequenti e tenendo sempre in considerazione la sua età e le sue condizioni fisiche.

Un gattino avrà molta più energia e desiderio da dedicare al gioco rispetto a un gatto adulto che andrà ugualmente stimolato a seconda del suo livello di attività e preferenze. Tendenzialmente dai 10 ai 15 minuti di gioco, considerati sempre con flessibilità, sono soddisfacenti per il gatto, ma sappiamo che coi felini è impossibile generalizzare!

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