Il gatto è uno degli animali domestici più amati del mondo. Quando una famiglia sceglie di accoglierne uno, l’emozione per l’arrivo di Micio fa sorgere anche dubbi. Meglio un cucciolo o un esemplare adulto? Come sceglierne uno perfetto? E perché sterilizzarlo? Proprio per questo l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) ha scritto un vademecum sulle cose da sapere prima di adottare un gatto. Solo nel 2020 l’associazione animalista italiana ha regalato una seconda opportunità a ben 29.630 pet di cui 11.815 gatti.
Come preparare la casa
Pochi giorni prima dell’arrivo del gatto, il neoproprietario deve scegliergli un luogo adatto per i pasti e per le necessità fisiologiche. Il felino ha bisogno poi di un posto in cui sentirsi protetto, come una cuccia o una scatola di cartone da foderare con una calda e soffice copertina. L’amico a quattro zampe è oltretutto un animale territoriale. Proprio per questo il cucciolo ha bisogno di tempo per ambientarsi, così da esplorare il suo nuovo regno. Se l’appartamento è grande, l’ideale è farglielo scoprire giorno dopo giorno: prima una stanza, poi un’altra, infine lasciarlo libero di girare per casa.
La sicurezza in casa
Oltre a essere curioso, il gatto è un animale capace di mettere a rischio la propria vita. Proprio per questo il proprietario di Micio deve tenere lontani attrezzi affilati, cavi elettrici, insetticidi e piante velenose. Quando si condivide l’appartamento con un felino, è perfino meglio allontanarlo dalle stanze con le finestre aperte: il cucciolo più sbadato potrebbe cadere giù.
Gli accessori indispensabili
Tra le cose da sapere prima di adottare un gatto c’è l’acquisto di almeno due ciotole per la sua alimentazione, una lettiera con un sacco di sabbia igienica, una coperta calda, una cuccia, una spazzola per il pelo e un trasportino.
Giochi, oggetti e tiragraffi
Se per un uomo il momento di svago è l’occasione per conoscere meglio il proprio pet, per un gatto il gioco è una metodologia di apprendimento. Proprio per questo Micio deve avere un tiragraffi, così da soddisfare il suo istinto felino. L’animale ha bisogno poi di oggetti con cui divertirsi: dai giocattoli, alle palle di carta argentata legate a una corda, fino alle scatole di cartone in cui infilarsi.
L’età giusta per adottarlo
Quando si adotta un gatto, l’animale deve avere almeno 10-12 settimane di vita, così da avere appreso dalla madre le “buone maniere” feline. Chi accoglie un cucciolo troppo giovane potrebbe ritrovarsi in casa una “piccola peste” con problemi comportamentali. Un gattino che resta a lungo con i genitori sviluppa poi un sistema immunitario più forte grazie al latte materno. In questo modo si riduce il rischio di futuri problemi di salute.
Meglio un cucciolo o un gatto adulto?
Ogni gatto ha un proprio carattere. Proprio per questo un proprietario non riuscirà mai a plasmare totalmente l’individualità di un piccolo micio. Chi adotta un esemplare adulto invece si trova in casa un coinquilino a quattro zampe dalla personalità già formata. Si vuole un felino domestico tranquillo? Forse è meglio prendere un gatto adulto. Si ha pazienza (e tempo) per educare un cucciolo? Allora si può adottare un gattino.
Quanto vive un gatto?
Un gatto domestico vive in media tra i 13 e i 17 anni. La sua esistenza dipende però da una molteplicità di fattori, come lo stato di salute, patologie ereditarie, razza e stile di vita. I felini più longevi possono spegnere perfino 20 candeline, mentre il gatto più anziano del mondo ha vissuto oltre 30 anni.
La sterilizzazione del gatto
Tra le altre cose da sapere prima di adottare un gatto, c’è la sterilizzazione. Un gatto castrato vive in salute e più a lungo. Già, perché un felino non sterilizzato può correre il rischio di sviluppare malattie e problemi legati ai genitali. La sterilizzazione è poi una necessità anche per il benessere del proprietario. Un gatto maschio non sterilizzato tende a marcare il territorio, facendo la pipì ovunque. Quando la gatta è in calore, i richiami per attirare i maschi possono durare settimane. Tutto evitabile con la sterilizzazione del quattro zampe.
Un gatto non è un peluche!
Un gatto non è un pupazzo. Proprio per questo una famiglia con bambini in casa deve sapere che Micio va trattato con attenzione e gentilezza, così da evitare spiacevoli episodi di intolleranza tra bambini e gattini.