I nostri gatti sono animali molto puliti, ma è lecito chiedersi se ogni tanto sarebbe il caso di far fare loro un bagnetto o meno. Scopriamo insieme quando siamo noi a doverli lavare e quando saranno loro stessi a pensarci

3 Settembre 2020 di Chiara Pedrocchi

Avete mai sentito parlare di grooming? È l’azione compiuta dal gatto quando si lecca con cura, liberandosi di qualsiasi impurità presente sul mantello. Tuttavia, alcuni padroni pensano che ciò non basti, e si ostinano a lavare il proprio gatto con acqua e sapone.

Gatti che odiano l’acqua: sfatiamo il mito

Nonostante molti credano che i gatti odino fare il bagno per via della paura dell’acqua, non è così: non tutti i mici condividono questa fobia! L’avversione per questa pratica è dovuta piuttosto al fatto che i gatti non concepiscono l’immersione come tecnica di pulizia: sono già dotati di una spazzola naturale, ovvero la lingua ruvida, e un efficace sapone, la saliva.

Va da sé, però, che se il gatto si rotola nella sporcizia o in qualcosa di appiccicoso, è meglio ripulirlo prima che, leccandosi, ingoi qualcosa di tossico per il suo corpo!

Perché acqua e sapone sono dannosi?

Il gatto vive di odori che impara a conoscere, e utilizza proprio questo sistema come “biglietto da visita” per presentarsi. Mentre la sua lingua non li elimina, il bagnetto invece li spazza via con un colpo di spugna. È come distruggere il suo bagaglio conoscitivo e relazionale.

E se lavarli è inevitabile?

Come già detto, può capitare che non ci siano alternative ad un bel bagno tradizionale. In questo caso, bisogna comunque fare attenzione ad alcuni elementi: per non spaventarlo, è meglio non usare la doccia direttamente sul suo corpo. Dopo aver riempito il fondo della vasca co acqua a 36-37 gradi, il micio va immerso delicatamente, facendo attenzione che l’acqua non superi la metà delle zampe. Poi, si può passare a bagnargli la schiena, per poi passare allo shampoo, ma solo uno specifico per gatti. Lo shampoo utilizzato deve essere asettico e non deve avere odori troppo forti. È molto importante non utilizzare i nostri shampoo, poiché potrebbero essere tossici e causare irritazioni. Se il pelo è annodato è opportuno utilizzare il balsamo. Per l’asciugatura, invece, meglio servirsi di un asciugamano. Niente asciugacapelli, lo terrorizzerebbe!

Dopo il bagnetto, la zampicure!

Possiamo tagliare le unghie al nostro gatto? Certo, ma facendo molta attenzione! Proprio per questo, è consigliabile chiedere prima al veterinario una dimostrazione su come farlo correttamente. Sarà necessario tenere il micio fermo e aprirgli i polpastrelli, obbligandolo a estrarre gli artigli. Con un tagliaunghie o un tronchesino si andrà a recidere solo la puntina trasparente: tagliare oltre significa eliminare anche la parte “viva” dell’unghia.

Un ultimo consiglio: perché il micio sia pulito, anche l’ambiente dove vive deve esserlo!

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