La storia che ispira e commuove del gatto eroe di guerra in Cina. La conoscevi? Tutti i i dettagli della vicenda.

18 Novembre 2024 di Letizia

La guerra porta con sé dolore e distruzione, ore buie e disperate: i racconti del passato servono a farci capire che ciò che è stato non dovrebbe più capitare. Molte persone si distinguono durante i conflitti ma la storia insegna che anche alcuni animali sono stati eroi e hanno ricevuto un riconoscimento.

Esiste una medaglia dedicata a loro. Si chiama Dickin Medal, è britannica e viene conferita agli animali dal Peoples Dispensary for Sick Animals per onorare le loro azioni in tempo di guerra

Durante la Seconda guerra mondiale ben 54 animali sono stati insigniti da questo riconoscimento: 32 piccioni, 18 cani, 3 cavalli e una anche per un gatto speciale che si chiamava Simon. Noi abbiamo deciso di raccontarvi la sua incredibile storia.

Il gatto Simon, eroe che salvò la marina britannica

Bisogna tornare al 1948 quando Simon era un randagio di razza fantasia bianco e nero dell’isola degli Stonecutters di Hong Kong. Un giorno incontrò un ragazzo di 17 anni, Seaman George Hickinbottom, nominato capitano della polizia della fregata Hms Amethyst che aveva attraccato al porto per rifornimenti.

Seaman e il gatto trovarono subito un’intesa e il ragazzo decise di adottarlo e di tenerlo, chiedendo permesso al proprio comandante. Il micio era particolarmente affettuoso e questa caratteristica lo fece subito accettare da tutto l’equipaggio che spesso si intratteneva con lui.

Quando si è lontani da casa avere il conforto di un animale è molto importante. Simon permise alla truppa di ridere nel vederlo giocare: dimostrava il suo talento grazie alla velocità e alla precisione con cui pescava dei cubetti di ghiaccio con la zampa da una brocca d’acqua. Momento di gioia per tutti i marinai.

La campagna in Cina

La pace e la tranquillità sulle navi non durano a lungo quando i tempi sono difficili. Anche nel 1949 non erano destinate a durare: lAmethyst ricevette l’ordine di andare in Cina e risalire il fiume Yangtze per aiutare la popolazione colpita dalla guerra civile. Purtroppo la nave venne duramente attaccata e il capitano morì insieme a 17 uomini. Anche Simon venne colpito gravemente da una granata che gli bruciò il pelo, mentre le schegge gli ferirono la schiena e le zampe.

Ma i gatti, com’è noto, hanno sette vite e conquisteranno il mondo. Nonostante le ferite gli avessero causato anche un problema polmonare, il giorno dopo l’attacco questo micio straordinario si rialzò e dimostrò a tutti la sua voglia di vivere.

La ripresa miracolosa non fece che rafforzare il morale della truppa sconfitta, bloccata in Cina con una nave profondamente danneggiata. Nei giorni a seguire, a bordo ci fu anche un’invasione di topi che divorarono le scorte di cibo e morsero nella notte gli stessi membri dell’equipaggio, con il rischio di causare malattie.

Simon, nonostante le ferite, intuì che quello fosse il momento di agire e cominciò a cacciare i topi difendendo i suoi amici e salvando le scorte di cibo. Non solo. La sua energia vitale, la voglia di giocare, la sua allegria e le fusa furono fattori determinanti per il morale dell’equipaggio che si riprese ripetendo, fino al sofferto ritorno a casa in Inghilterra: “Se ce la fa un gatto, possiamo farcela anche noi!”.

Simon il soldato valoroso

Il comandante, colpito dallo straordinario potere di questo micio decise di candidarlo per la medaglia al valore. Nella sua lettera di raccomandazione scrisse: “Il gran numero di ratti a bordo della nave rappresentava una vera minaccia per la salute dell’equipaggio, ma Simon si alzò nobilmente per l’occasione e, dopo due mesi, il numero dei ratti diminuì notevolmente”. 

Tutta l’Inghilterra attendeva il ritorno del soldato Simon con regali di ogni genere. Molti iniziarono a scrivergli e ad un ufficiale venne dato il compito di rispondere alle innumerevoli lettere inviate al gatto. Simon morì nel 1949. Aveva salvato un intero equipaggio e fatto ritrovare la speranza a uomini che non avevano più le forze per lottare. 

Oggi riposa al Pdsa Pet Cemetery dove si trova la sua tomba. Simon non c’è più, ma il suo valore è rimasto eterno, perché il suo contributo fu essenziale per la riuscita della missione e la salvezza di molte vite. Questo randagio, diventato mascotte e poi soldato, merita il saluto militare con la bandiera a mezz’asta per il suo coraggio.

Prendiamo esempio dai nostri amici animali che dimostrano una grande forza di volontà anche durante le ore più buie, che hanno il coraggio di lottare anche quando tutto sembra perduto. Grazie ad animali come Simon, dobbiamo trovare la forza di rialzarci e combattere.

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