Spesso si trovano in rete o su riviste specializzate articoli che propongono soluzioni “alternative” per poter imporre al gatto una dieta vegana. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sul perché rendere un gatto vegano sia una scelta egoistica e profondamente sbagliata: non a caso il nostro amico a quattro zampe è definito “il più perfetto dei carnivori”.
Gatto vegano: ecco perché è una scelta sbagliata
La moda della dieta vegana impazza e sono sempre di più gli italiani che decidono di bandire dalla propria dieta ogni tipo di proteina animale. Ma, allo stesso tempo, aumenta il numero di coloro che decidono di coinvolgere nella scelta il micio di casa. A questo proposito è bene stabilire subito, con chiarezza, che non è possibile imporre un regime alimentare strettamente vegano al proprio gatto. Il motivo è che il gatto è un animale unicamente carnivoro. Il suo metabolismo, infatti, ha bisogno della carne, per esempio per assimilare la taurina, una proteina essenziale per il suo mantenimento in salute.
Una razione di cibo formata esclusivamente da alimenti vegetali potrebbe causare seri problemi comportamentali al gatto, fino all’equivalente anoressia, ovvero il totale rifiuto di cibo con conseguente sbilanciamento degli equilibri psico-fisici. Questo perché una alimentazione senza carne, oltre a essere contro natura, non incontrerebbe mai il gusto del micio.
D’altra parte basta osservare la struttura anatomica dei suoi organi per capire quanto il gatto sia un carnivoro perfetto. È dotato di denti aguzzi per strappare la carne dalle sue prede, di uno stomaco conformato per digerire le proteine animali, di un fegato grande per emulsionare i grassi ma di un intestino corto per trattare le poche fibre vegetali previste dalla sua dieta.
Le nostre convinzioni non possono stravolgere la natura dei nostri amici di casa. Infatti, le preferenze alimentari dei gatti sono del tutto innate e fisiologiche, e da persone che li amano profondamente abbiamo il dovere di assecondarli senza imporre le nostre scelte.