Una ricerca condotta dall'Università di Exeter ha individuato 5 tipi di proprietari di gatti: ecco quali sono

21 Aprile 2021 di Chiara Pedrocchi

Una ricerca condotta dall’Università di Exeter su 56 proprietari di gatti nell’ambito del progetto “Cats, Cat Owners and Wildlife” (Gatti, Proprietari e Vita Selvatica) e pubblicata sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment ha individuato 5 tipi di proprietari di gatti. La classifica, ben lontana dall’essere ironica, dipende piuttosto dal loro approccio nei confronti della caccia che i gatti fanno quando si trovano in natura.

Infatti, sebbene questa loro attività possa sembrare innocua, bisogna pur considerare che in Inghilterra, dove è stata svolta la ricerca, i gatti domestici sono circa 10 milioni e se a ciascuno di loro venisse concesso di cacciare in libertà, il loro impatto sulla fauna (uccellini, piccoli mammiferi, rettili…) smetterebbe di essere indifferente.

Da notare il fatto che, delle cinque categorie di proprietari di gatti individuate, solo una è classificabile come favorevole alla caccia, ovvero i “difensori della libertà” che si oppongono a qualsiasi restrizione della libertà dei loro animali.

Le altre 4 categorie, i “custodi coscienziosi“, i “protettori preoccupati“, i “guardiani tolleranti” e i “proprietari laissez-faire“, seppur in misura diversa, non considerano la caccia un elemento positivo. Gli ultimi di questi, tuttavia, si sono mostrati inconsapevoli delle conseguenze della caccia dei gatti, e questo fa riflettere su un’evidente ignoranza diffusa riguardo a questa tematica. Inoltre, la maggior parte si sono espressi a favore del lasciare il gatto muoversi liberamente sia dentro che fuori casa.

L’obiettivo della ricerca dell’Università di Exeter, ora, è quello di trovare un compromesso in modo da accontentare tutti: padroni, gatti e animali selvatici. Bisognerebbe infatti trovare un modo per permettere ai gatti di seguire il loro istinto, ma, allo stesso tempo, garantirsi che questo non abbia troppe conseguenze sull’ambiente naturale.

Una possibile soluzione, anche se parziale, sembrerebbero essere i cosiddetti collari “Birds Be Safe”, che sono molto colorati e aiuterebbero gli uccellini ad avvistare i gatti avvicinarsi prima che sia troppo tardi.

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