Come riporta la rivista Science.Mag, ci sarebbero buone possibilità che i gatti riconoscano il loro nome nel momento in cui li chiamiamo.

2 Febbraio 2021 di Chiara Pedrocchi

Come riporta la rivista Science.Mag, ci sono buone possibilità che i gatti riconoscano il loro nome nel momento in cui li chiamiamo.

Un team di ricercatori giapponesi, guidato da Atsuko Saito e Kazutaka Shinozuka, ha deciso di mettere in atto un esperimento per verificare se i gatti riconoscano il proprio nome. Gli scienziati hanno fatto ascoltare ad alcuni gatti delle registrazioni dei loro proprietari che pronunciavano prima quattro parole casuali, della stessa lunghezza e con la stessa intonazione del nome, e poi il nome stesso. I gatti perdevano interesse man mano che le altre parole venivano pronunciate, per poi tornare attenti (o addirittura alzarsi) nel momento in cui sentivano il loro nome.

L’esperimento sembra sortire lo stesso effetto anche se, al posto che pronunciare parole casuali, il proprietario o persino una voce sconosciuta pronuncino, prima del nome del gatto, i nomi di altri mici che in passato hanno vissuto insieme a lui.

I gatti riconoscerebbero il loro nome perché è ciò che sentono pronunciare più spesso e perché, probabilmente, associano il suono del nome a cose positive come il cibo o le coccole.

L’esperimento è stato poi ripetuto con i gatti che vivono nei “cat cafè”, locali nati in Giappone e poi diffusisi in molti Paesi, Italia inclusa, che ospitano vari mici con cui i clienti possono interagire. In questo caso, i gatti sembrano capaci di distinguere il loro nome soltanto in mezzo ad altre parole casuali. Al contrario, non reagiscono se lo ascoltano fra i nomi degli altri gatti che vivono con loro. Secondo gli scienziati, questo è dovuto al fatto che i clienti, avendo a disposizione un elenco con tutti i nomi, spesso chiamano più di un felino alla volta. Perciò, un gatto che ascolta spesso il suo nome insieme a quello degli altri potrebbe avere più difficoltà a capire che si tratta proprio del suo.

In conclusione, sembra che i gatti capiscano in parte ciò che gli diciamo. Va sottolineato, però, che spesso accompagniamo le nostre parole con i gesti, per esempio quando li invitiamo a sedersi o a saltare, e questo aiuterebbe la loro comprensione. I risultati di questa ricerca, comunque, potrebbero migliorare il rapporto tra gatti e umani, poiché, per esempio, ripetere il nome durante una situazione stressante li aiuterebbe a rilassarsi.

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