Il gatto prova emozioni? Il funzionamento della mente dei gatti è sotto esame da anni. Che cosa scatta nella loro testa quando li lasciamo da soli a casa?

20 Gennaio 2020 di Redazione

Il gatto prova emozioni… cosa scatta nella loro testa?

Il gatto prova emozioni? Il funzionamento della mente dei gatti è sotto esame da anni ormai. Che cosa scatta nella loro testolina quando li lasciamo da soli a casa o li priviamo di attenzioni?

Un micio abbandonato che cosa prova? Fino a qualche tempo fa si era convinti che il problema fosse fisico. Invece etologi e veterinari affermano che la sofferenza dei gatti è prima di tutto mentale. Questi animali molto sensibili vivono stati d’animo differenti che si possono captare osservandoli.

Osserviamoli per capire il loro stato d’animo

Guardiamo come è sdraiato o come sta seduto il nostro amico per capire se è rilassato, calmo, spaventato, arrabbiato. Per salutarci il micio incurva il dorso e si struscia addosso a noi. Tiene la coda diritta in alto, a volte ce l’avvolge intorno alla gamba e ci dà colpetti con la testa. Se si mette a pancia all’aria si sta offrendo a noi o ad altri gatti per giochi e coccole: significa che il suo relax è al top.

Gli esperti consigliano di non usare mai le mani per giocare perché il micio si abitua a trattarci da preda e può esagerare con morsetti e unghie: per questo, meglio usare sempre i topolini di peluche o le palline. In ogni caso è molto facile capire quando un gatto è calmo e tranquillo: il dorso è diritto e le zampe posteriori sono ben appoggiate sul pavimento.

Se è felice e contento di vederci, spesso inarca la schiena e si mette sulla punta delle zampine. Se, al contrario, è spaventato, inarca molto il dorso oppure si appiattisce sul pavimento. La coda alta è sempre sintomo di relax, la coda che sbatte di leggero nervosismo o interesse ed eccitazione, mentre un gatto stressato o arrabbiato la tiene tra le zampe. Coda grossa e pelo sollevato sono il più classico sintomo di uno spavento…

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