Perché il gatto cade in piedi? Il riflesso che consente al gatto di rimettersi diritto durante una caduta dipende da vari fattori

12 Settembre 2019 di Redazione

Perché il gatto cade in piedi?

Tra le tante leggende che girano intorno alla vita dei gatti, sicuramente la più famosa è quella che riguarda le sette vite del gatto… c’è addirittura chi sostiene che non siano sette, bensì nove, facendo anche riferimento a una dinamica fisica che permette loro di salvarsi se cadono da molto in alto.

Ma vediamo un po’ di capire qual è la verità e perché il gatto cade in piedi. Il riflesso che consente al gatto di rimettersi diritto durante una caduta dipende da vari fattori: spina dorsale elastica, muscolatura agile, vista acuta e udito efficiente. I muscoli elastici e la spina dorsale flessibile del gatto gli permettono di acciambellarsi e ruotare il corpo di 180 gradi quando è a mezz’aria.

La grande elasticità del corpo dei gatti, ma non mettiamoli alla prova!

I veterinari hanno osservato che le cadute da 5-6 piani per i gatti sono spesso fatali. I gatti raggiungono infatti i 100 km/h durante un volo di cinque piani e l’impatto è troppo elevato per essere assorbito.

Paradossalmente le cadute da altezze maggiori provocano solo lievi ferite perché il gatto ha il tempo di cadere in piedi e raddrizzarsi per bene. Il gatto assume la posizione tipica del nuotatore a caduta libera: i muscoli rilassati diminuiscono l’impatto e quindi i danni.

Ma non è il caso di metterlo alla prova. Stiamo sempre ben attenti alla sua incolumità! Raffinati studi di genetica dimostrano l’importanza del sistema scheletrico-muscolare del gatto, predatore e atleta d’eccellenza.

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