L’agopuntura per i gatti prevede l'infissione nel corpo di sottilissimi aghi che sono in grado di suscitare stimoli elettrochimici.

30 Gennaio 2020 di Redazione

L’agopuntura per i gatti: una nuova tendenza per la loro salute

L’agopuntura è un’antica disciplina della medicina tradizionale cinese che comprende la fitoterapia, il massaggio, il qigong e la dieta. L’agopuntura per i gatti prevede l’infissione nel corpo di sottilissimi aghi che, opportunamente introdotti in una serie di punti chiave, sono in grado di suscitare stimoli elettrochimici sulle fibre nervose allo scopo di ottenere effetti analgesici, antinfiammatori, sedativi, stimolanti, riequilibratori e perfino immunologici.

Il medico veterinario agopuntore Davide Gamba ha spiegato a Gatto Magazine come funziona una seduta di agopuntura per gatti: “Normalmente inizia con la visita del paziente, si cerca di mettere l’animale il più a suo agio possibile e in base alla diagnosi si selezionano i punti dove inserire gli aghi.

Una volta posizionati, il gatto rimane una ventina di minuti con gli aghi e terminato il tempo di trattamento torna a casa come se nulla fosse successo. L’effetto della seduta può notarsi da subito con il micio che si addormenta, oppure in giornata che sembra essere rilassatissimo, mantenendo questo stato anche nei giorni seguenti”.

Come funziona l’agopuntura veterinaria?

L’agopuntura veterinaria è indicata per il trattamento di problemi muscolo scheletrici, respiratori o gastrointestinali. È inoltre valida contro la dermatite allergica, l’epilessia, le convulsioni e gli spasmi muscolari e per il trattamento del dolore.

Il gatto è un animale che risponde molto bene all’agopuntura. Non tutti sono felici di farsi “bucherellare” eppure il medico veterinario ci spiega che sono più i gatti che si fanno trattare rispetto a quelli non collaborativi.

Il trattamento si concentra su quelle che potrebbero essere definite “aree di proiezione”, cioè su quei punti in cui il fisico riflette i sintomi della malattia: importantissimo è il “polso”, cioè il tipo di battito a livello di un’arteria superficiale.

Ciò non vuol dire che il veterinario agopuntore possa formulare diagnosi esatte senza avvalersi dei metodi tradizionali, come analisi del sangue e radiografie, così come per la cura non ricorrerà unicamente all’agopuntura“, precisa Davide Gamba, “senza tenere presente l’azione benefica dei farmaci. L’ideale è infatti l’integrazione della medicina allopatica con quella alternativa“.

Una volta stabilito di cosa soffre il nostro amico si definisce il numero di sedute che saranno necessarie: pochissime, anche una sola, per le patologie acute e di più per quelle croniche. La durata di ogni seduta può variare dai 15 ai 30 minuti per un costo che si aggira intorno ai 25 – 50 euro.

Questa “nuova tendenza” non è un’esclusiva per i gatti, ma può essere utile anche per proteggere i cani che praticano l’Agility, per esempio. Inoltre, per alcuni ricercatori l’agopuntura può essere utile per rafforzare il sistema immunitario, migliorare le funzioni vitali degli animali e può essere un aiuto alle terapie mediche convenzionali senza dare effetti collaterali.

Massaggio al gatto

Un discorso a parte merita anche il massaggio al gatto che ultimamente trova sempre più applicazione. Due le tecniche principali: lo Shia Tzu e il Tui Na. Nel caso dello Shia Tzu si sfruttano i meridiani e i flussi energetici esattamente come nell’agopuntura. Anche nel Tui Na si applica lo stesso principio, ma con manualità diversa, per far scorrere senza ostacoli il flusso energetico.

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