Hai mai sentito parlare di ozonoterapia nel gatto? È una pratica medica molto diffusa, priva di controindicazioni e con azione detox.

19 Agosto 2021 di Chiara Pedrocchi

Anche se il nome può spaventare un po’, in realtà la spiegazione è molto semplice: l’ozonoterapia è una pratica molto diffusa in medicina, e negli ultimi anni anche in ambito veterinario. L’ozonoterapia prevede l’uso di una miscela di ossigeno e ozono con il fine di introdurre nell’organismo, in questo caso del gatto, una maggiore quantità di ossigeno, depurandolo e attivando una sorta di azione detox, che ha solo effetti positivi.

gatto ozonoterapia

Quando e perché?

Per il suo potere antiossidante, l’ozonoterapia viene fatta al fine di depurare l’organismo dalla presenza di batteri, virus, funghi e lieviti. Questo tipo di cura è privo di effetti collaterali, perciò estremamente sicuro. Si applica l’ozonoterapia in caso di patologie vascolari, ferite infette, gengiviti, stomatiti e ascessi dentali, ma anche in ambito di ortopedia, reumatologia e traumatologia, problemi neurologici centrali, problemi renali, problemi dell’apparato gastroenterico, genito-urinario e in numerosi altri casi. Ovviamente, chi deve fare la valutazione resta il veterinario, perciò se vi propone questa terapia fidatevi di lui, anche perché, come detto, non ha controindicazioni.

Come procedere

L’ozonoterapia viene fatta in veterinaria in modi diversi a seconda delle situazioni. Talvolta si preleva al gatto una piccola quantità di sangue e gliene si inietta la medesima quantità di miscela di gas (PAET, ovvero Piccola Autoemoterapia), altre volte come insufflazione rettale o vescicale, o ancora come iniezione intramuscolare o come bagging, ovvero avvolgendo l’arto ferito in una borsa piena di gas. Si può applicare l’ozonoterapia anche utilizzando creme o oli ozonizzati e con iniezioni e insufflazioni locali.

Avvertenze

L’ozonoterapia nel gatto, oltre a non avere controindicazioni, si può associare ad altre cure, e non prevede alcun tipo di ospedalizzazione. Un leggero rigonfiamento dove viene applicata la terapia è normalissimo, e dovrebbe scomparire nel giro di una decina di minuti. Ovviamente, non bisogna eccedere con le dosi di ozono e ossigeno, che devono essere compatibili con il normale funzionamento dell’organismo.

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