Sembra proprio che alcuni gatti indossino i calzini sulle zampe. Da cosa dipende questa strana pigmentazione? Ve lo spieghiamo noi!

9 Marzo 2021 di Chiara Pedrocchi

Sembra proprio che alcuni gatti indossino i calzini sulle zampe. Da cosa dipende questa strana pigmentazione? Ve lo spieghiamo noi!

Oltre che nei gatti, questo fenomeno si verifica anche in alcuni maiali, cervi, cavalli, cani, porcellini d’india, uccelli e… persino negli esseri umani. Nel caso dei gatti, gli scienziati hanno dato un nome specifico alla caratteristica: piebaldismo. Si tratta del risultato di una mutazione nel gene KIT che causa una distribuzione insolita dei melanociti (le cellule che danno pigmento agli occhi, alla pelle e ai capelli o al pelo).

Il piebaldismo, ovvero i simil-calzini nei gatti

Secondo la rivista Popular Science, tutto inizia quando il gatto è ancora un embrione e i suoi melanociti disponibili sono raggruppati intorno alla schiena, dove alla fine si formerà la colonna vertebrale. Quando il feto si sviluppa, le cellule del pigmento si distribuiscono in tutto il corpo. Se i melanociti sono distribuiti uniformemente, il gatto potrebbe avere un mantello unicolore. Ma in molti gatti le cellule si diffondono in modo irregolare. Questo porta a fenomeni come quello dei simil-calzini sulle zampe dei gatti.

Altri esempi di mutazione di un gene

Il piebaldismo non è l’unica stranezza genetica che può alterare il mantello di un gatto. Per esempio, il gatto Norvegese delle foreste possiede due mutazioni degne di nota: il “gene arancione” sul cromosoma X che può produrre un mantello rosso e un’alterazione del gene MC1R, che porta a una tonalità dorata o “ambrata”.

Inoltre, Siamesi e Burmese hanno una forma di albinismo selettivo che consente loro di sopprimere la produzione di melanina in base alla temperatura. Questo spiega l’aspetto ombreggiato del Siamese, con il suo addome color sabbia (la parte più calda del corpo) che si scurisce intorno alle estremità, comprese le punte delle orecchie e le zampe.

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