Quando si condivide casa con un animale domestico, non c’è cosa più bella di essere accolti da un amico a quattro (o a due) zampe dopo una lunga giornata di lavoro. Se i cani ci corrono incontro per farsi coccolare, canarini e pappagalli cominciano a cinguettare. Ci sono poi i gatti, veri e propri psicologi a quattro zampe, che si avvicinano per strofinarsi tra le nostre gambe. In quel momento, dobbiamo stare attenti perfino a non cadere! Il comportamento dei felini domestici segue, infatti, movimenti ben precisi, accompagnati da qualche miagolio. Ma perché i gatti si strusciano sulle persone o sugli oggetti di casa?
Un rito calmante
Il gatto è il felino più amato del mondo. Anche se nel corso dei secoli questo animale è stato addomesticato, il tempo non è riuscito a cancellare il suo istinto selvatico. Tra gli organi più sviluppati di Micio, c’è l’olfatto, utile per comunicare e interagire con ambiente circostante ed esseri viventi. Oltre a “fiutare” gli odori, l’elegante quattro zampe deve però anche rilasciarli, così da segnalare la sua presenza a eventuali estranei. Proprio per questo le ghiandole odorifere feline, presenti soprattutto dietro le orecchie, ai lati della bocca e sulla coda, emettono feromoni, sostanze chimiche odorose utili per marcare il territorio.
Ed ecco perché i gatti si strusciano su persone o oggetti di casa soprattutto con queste parti del corpo. L’animale prima si avvicina, poi preme il muso o la testa contro le nostre gambe o un oggetto, infine si sfrega lungo tutto il fianco, arricciando la coda. Dopo essersi fermato un attimo, Micio ripete lo stesso rito al contrario. Il comportamento del felino serve, dunque, per sentirsi più sicuro e tranquillo in un contesto familiare.