Il Certosino è un gatto molto bello ed elegante, equilibrato, sereno e disponibile, sostanzialmente adatto a tutte le tipologie di proprietario.

12 Settembre 2018 di Redazione

Il Certosino è un gatto molto bello ed elegante, equilibrato, sereno e disponibile, sostanzialmente adatto a tutte le tipologie di proprietario. Inoltre, si affeziona al padrone in modo molto simile a ciò che fa un cane, è fedele e anche molto silenzioso: miagola davvero di rado e, quando accade, la sua voce è lieve e melodiosa. Non è un gatto appiccicoso, piuttosto è una presenza costante e discreta che ci riempie la vita senza eccessi. Ama essere accarezzato e coccolato, fa grandi fusa, dorme molto e, se ne ha la possibilità, dà la caccia a tutto ciò che si muove, perché per secoli ha contribuito a eliminare i topi nei monasteri e la sua abilità è tuttora intatta, tanto che è considerato uno dei cacciatori migliori tra i piccoli felini.

 

 

Caratteristiche

Taglia: medio-grande

Pelo: denso, lucido, leggermente lanoso alla base e folto, doppio

Colori: tutte le sfumature del blu, dal grigio-blu pallido al grigio-blu più scuro

Costo nutrizione: medio

In famiglia: socievole, poco invadente, affettuoso e silenzioso

Ambiente ideale: appartamento o casa con giardino

 

 

Origine

Il Certosino è una delle razze più antiche. Si ritiene che sia stato importato in Europa dall’Oriente a opera dei Cavalieri Templari di ritorno dalle Crociate, intorno al 1100, non si sa con precisione se dalla Turchia o dall’Iran. Lungo il viaggio di ritorno, i cavalieri venivano spesso ospitati dai monaci, nelle Certose dove trovavano riparo e potevano essere curati e rifocillati. Per sdebitarsi con i monaci dell’ospitalità offerta, alcuni cavalieri regalarono loro coppie di gatti dall’esotico mantello blu che avevano la fama d’essere abili cacciatori di topi. Così, i monaci certosini (ecco l’origine del nome) cominciarono ad allevarli per proteggere i granai e per evitare la distruzione di preziosi manoscritti da parte dei topi. La selezione del Certosino che oggi conosciamo ha inizio però negli anni Venti, quando due signore parigine, le sorelle Léger, in vacanza sull’isola di Belle Ile, di fronte alla Bretagna, scovarono una colonia di gatti blu. Affascinate, ne portarono con sé alcuni esemplari che presentarono all’esposizione internazionale di Parigi. Visto il successo ottenuto, iniziarono l’allevamento e nel 1939 venne stilato il primo standard di razza.

 

Carattere

Sembra proprio che questo gatto porti con sé, in versione felina, le caratteristiche dei monaci dai quali la razza prende il nome. Poco invadente, molto equilibrato e calmo, tollera abbastanza bene la solitudine ma ama dettare le regole delle convivenza, da buon felino. È dolce e affettuoso, ma non apprezza di essere trattato come un peluche: è dignitoso e desidera essere rispettato, e sarà lui a stabilire quando è il momento del gioco, delle coccole o del riposo. Le sue manifestazioni d’affetto sono riservate alle occasioni speciali ma quando ci sono, sono ricche di amore puro. In genere il maschio è più tollerante e bonaccione della femmina che, solitamente, è più riservata e meno disponibile, ma non al momento del parto, quando richiede ostinatamente la presenza del padrone almeno sino alla nascita del primo gattino. Il suo miagolio è molto curioso: sommesso, gentile e dal suono gradevole.

 

Salute

Razza sostanzialmente sana e poco esposta a malattie ereditarie, può soffrire di rene policistico e di calcoli nell’uretra, con l’età, in quest’ultimo caso come la maggior parte dei gatti.

 

Standard

Corpo: grande, agile e flessuoso, raffinato e mai grosso o rozzo. Ossatura forte e massiccia, ben muscoloso.

Testa: larga e rotonda, con guance molto sviluppate nell’adulto. Mento in linea con la punta del naso.

Collo: corto, forte e pesante.

Naso: largo e di media lunghezza; è permesso un leggero stop, il tartufo è blu ardesia.

Orecchie: da piccole a medie, posizionate alte sulla testa; la punta leggermente arrotondata.

Occhi: grandi ed espressivi, rotondi arancio o cuoio; non è permessa alcuna traccia di verde.

Coda: più spessa alla base, di media lunghezza e con la punta arrotondata.

Zampe: dritte, corte in rapporto al corpo e con ossatura media.

Piedi: rotondi, polpastrelli grigio ardesia.

Mantello: ha tessitura densa e dolce, che può essere più lunga rispetto agli altri gatti a pelo corto.

Colori: tutte le sfumature del blu, dal grigio-blu pallido al grigio-blu più scuro


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