Anche il gatto può procurarsi una frattura, di solito cadendo da un punto alto o in un incidente. Ecco come agire in caso capitasse.

14 Ottobre 2021 di Chiara Pedrocchi

Molto spesso, i nostri gatti possono fratturarsi degli arti a causa di cadute o di incidenti stradali. A seconda del tipo di frattura, bisognerà applicare il metodo di fissazione migliore. Vediamo insieme le varie possibilità.

gatto frattura

Tipi di fratture

La valutazione della frattura viene fatta mediante delle radiografie in proiezione LL e DV o VD e, se necessario, proiezioni oblique o skyline. A volte per comprendere la complessità della frattura bisognerà ricorrere a una diagnostica per immagini avanzata (TC).

Le fratture possono essere di tipi differenti, a seconda della porzione di osso coinvolta (diafisarie, metafisarie, epifisarie, articolari), dell’integrità della cute (chiuse, aperte), complete (semplici, scheggiose o comminute) o a legno verde.

Sintomi della frattura

La frattura può non interessare solo un arto, ma anche mascella, schiena, costole, e altro. Se il gatto si frattura un arto, probabilmente questo assumerà una posizione anomala, e la zona interessata dalla frattura tenderà a gonfiarsi in pochissimo tempo.

Trattamento della frattura

Se il vostro gatto si è fratturato un arto, non disperate: probabilmente ci sarà il modo di aiutarlo a guarire, e tornerà a muoverlo come prima senza subire le conseguenze della frattura. Tuttavia, quando un gatto si frattura una parte del corpo la prima cosa da fare è verificare che non ci siano altre parti del corpo danneggiate, come per esempio gli organi vitali. Solo a questo punto può essere effettuata una vera e propria valutazione della frattura del gatto.

La scelta del trattamento dipenderà sia dal tipo di frattura che dal quadro generale della salute dell’animale. Il trattamento conservativo con uso di un bendaggio rigido o semirigido è consigliabile solo in caso di fratture a legno verde o fratture semplici (mai in fratture articolari) di animali giovani, oppure in caso di fratture dei segmenti distali (metacarpei, metatarsei, falangi). Gli animali con un bendaggio andranno confinati e il proprietario dovrà fare attenzione che il bendaggio rispetti sempre le indicazioni del medico, altrimenti potrebbe infettarsi e formare piaghe, oppure provocherà rigidità muscolare o contratture. Quasi sempre (ma sempre se è interessata un’articolazione) il trattamento avverrà tramite chirurgia. La fissazione può essere interna o esterna. Possono essere utilizzati chiodi, fili da cerchiaggio, viti a compressione, placche e viti standard, impianti di nuova generazione a viti bloccate.

A seconda del tipo di frattura e del metodo di fissazione utilizzato i tempi di guarigione sono di 8-12 settimane, durante le quali l’animale dovrà essere tenuto a riposo. Lo studio radiografico dovrà essere ripetuto ogni 3-4 settimane, secondo la necessità ed il parere del chirurgo.

Conseguenze a lungo termine

Anche quando l’intervento è stato eseguito con un buon planning ed una corretta esecuzione, raramente ci possono essere delle complicazioni. Tra queste: infezioni, ritardo del consolidamento osseo, rottura dell’impianto. Nei casi di fratture articolari sarà possibile avere lo sviluppo a lungo termine di osteoartrosi che nella maggior parte dei casi però non comporterà un mancato uso dell’arto.

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