Scopriamo insieme tutti i segreti dell’erba gatta, o Nepeta Cataria, che tutti i gatti sembrano amare davvero alla follia.

22 Luglio 2021 di Redazione

Noi appassionati del “Mondo Gatto” conosciamo molto bene l’Erba Gatta. “Una vera e propria leccornia da leccarsi i baffi”, direbbero i nostri amici gatti che, ogni qualvolta ne sentono il desiderio, si fiondano sul balcone oppure sul davanzale a mangiucchiare i fili di questa erba dal colore verde brillante. Ma siamo certi che questa erba dall’aspetto filiforme e molto simile all’erba dei nostri prati, sia veramente Erba Gatta?

L’Erba Gatta, il cui nome scientifico è Nepeta cataria, possiede un aspetto morfologico nettamente diverso dalla comune “erba per gatti” (quella che sembra un piccolo praticello), oltre ad avere delle proprietà nutrizionali molto diverse e utilizzi e applicazioni interessanti.

Nepeta VS Erba per gatti: perché piace ai felini?

La Nepeta cataria, oltre ad essere nota come Erba Gatta, è conosciuta in Italia con diversi nomi comuni in base alla regione e al dialetto locale: Gattaia comune, Nepeta gattaia, Gattaria oppure Erba dei gatti. Una vera e propria pianta aromatica, di piccole dimensioni, perenne, con foglie triangolate e dentellate di colore grigio-verdi simili a quelli di una menta (che gli conferiscono anche la nomea di menta selvatica) e un odore molto simile a una sorta di maggiorana.

Possiede dei fiori labiati di colore bianco-lilla pallido, tipici della famiglia a cui appartiene, le Lamiaceae. Diffusa naturalmente nel Mediterraneo orientale e naturalizzata in alcune parti d’Italia, cresce fino a 1200 metri di altitudine.

Il suo nome scientifico è molto particolare: “Nepeta” deriva dal nome già citato da Plinio, di un’antica città dell’Etruria di nome “Nepet o Nepeto” ieri Nepo oggi Viterbo, luogo di prima introduzione e coltivazione di questa pianta; “cataria” dal greco “katta”, appunto “gatta”. Contiene nepetalattone, un terpenoide (una sostanza volatile) che provoca un vero e proprio eccitamento sessuale nei felini. I mici assimilano la molecola attraverso il loro naso e agisce a livello cerebrale.

Al momento in cui vengono a contatto con la pianta ne percepiscono l’odore che agisce in modo inebriante alla stessa stregua del “feromone” rilasciato dalle urine dei maschi. Il felino (sia maschio sia femmina) inizia a fare le fusa strofinandosi su di essa, rotolandosi e assumendo un comportamento sessualmente eccitato.

L’erba per gatti, molto diffusa nei negozi specializzati per gli animali, oppure nei garden center e ormai anche nei supermarket, si trova sotto forma di semi in bustine oppure in vaschette pre-seminate; in quest’ultimo caso è sufficiente aprire la vaschetta, bagnarla ed esporla alla luce sul balcone oppure su un davanzale e attendere che i semi germoglino. Si presenta con foglie filiformi dal colore verde chiaro brillante e molto simili a un soffice tappeto erboso.

A differenza della Nepeta cataria, l’erba per gatti è ottenuta da una miscela di semi di cerali come la segale, l’orzo, l’avena e il frumento. Quando la troviamo già germinata e pronta nei negozi, quei filamenti non sono altro che i semi dei cereali appena germinati. Queste gustose giovani pianticelle di cereali sono ricche di nutrienti preziosi come vitamine e sali minerali. Sembra che nei gatti stimoli una corretta motilità intestinale e abbia proprietà emetiche che favoriscono l’espulsione di parti non digeribili dal felino oppure i boli di pelo.

Amica dei gatti e degli umani

L’erba gatta fiorisce da giugno ad agosto che corrisponde al periodo migliore per raccoglierne foglie e fiori per i vari utilizzi e preparati. Oltre per i suoi effetti sui felini, la Nepeta possiede interessanti proprietà fitoterapiche, ed è utilizzata in farmacologia per il benessere fisico dell’uomo. Inoltre, è molto ricca in oli essenziali (terpeni) come il nepetalattone (terpenoide già citato per la sua influenza neuroattiva sul gatto), l’epinepetalattone, il cariofillene, il timolo, la canfora, il carvacrolo e il pulegone, inoltre contiene anche flavonoidi, saponine e tannini.

Queste sostanze terpeniche, in particolare i nepetalattoni, hanno un potente effetto repellente contro gli insetti, molto efficace dei comuni insetticidi di natura sintetica. Preparare un decotto oppure un estratto di Nepeta cataria ci consentirà di avere un insetticida biologico che allontanerà efficacemente moltissimi insetti parassiti e fitofagi dalle nostre piante nell’orto, sull’orto-balcone, sul terrazzo o in giardino. Inoltre sembra allontanare anche scarafaggi, zanzare, mosche nonché topi.

Nell’uomo, invece, il nepetalattone è un ottimo calmante, con proprietà antibatteriche, sedative, antispasmodiche, antipiretiche e diaforetiche (capacità di aumentare la sudorazione corporea). Tali proprietà vengono principalmente imputate al contenuto di tannini e all’olio essenziale. Prima dell’avvento del the cinese, il tè fatto l’erba gatta era molto popolare. Proprio a questa bevanda ottenuta dall’infusione in acqua delle parti aeree dell’erba gatta vengono attribuite proprietà diuretiche e la capacità di stimolare l’attività delle colecisti (o cistifellea).

Oltre che come pianta aromatica e ornamentale, la Nepeta in passato è stata largamente utilizzata in cucina, in particolare in Francia e in Inghilterra. Per esempio le tenere foglie e i giovani germogli venivano utilizzati per insaporire sia la carne che le insalate, per il suo intenso gusto e odore simile a quello della maggiorana.

Ancora, sono utilizzate fresche sui pomodori, nelle insalate miste, per insaporire pesce e verdure ma anche funghi e carciofi o frittate. Le proprietà che abbiamo sottolineato sono indicate a scopo informativo ed escludono qualsiasi indicazione per un eventuale utilizzo più specifico a scopo curativo, estetico, o alimentare.

Cosa dice la scienza

Diverse ricerche affermano che non tutti i gatti sono attratti dalla Nepeta e soprattutto non tutti subiscono gli stessi effetti: alcuni saranno sovrastimolati, altri potrebbero diventare aggressivi, altri ancora rimarranno estremamente tranquilli.

In ogni caso gli effetti durano circa 15 minuti. Secondo alcuni comportamentisti i gatti anziani assumo atteggiamenti da cuccioli ed emettono vocalizi stranissimi, altri invece sembrano cacciare prede inesistenti.

Per alcuni etologi sarebbero attratti da questa pianta solo i maschi mentre per altri i gattini fino a sei mesi ne sarebbero “immuni”.

Osservando dei mici in un giardino dove si trova questa pianta si potrà notare come tutti i gatti attendano ordinatamente che i gatti che li precedono abbiano finito di assaporare la loro razione di Nepeta, per avvicinarsi a loro volta.

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