Le qualità del gatto sono innumerevoli, le apprezziamo e probabilmente le desideriamo avere. Ma quali sono queste peculiarità di cui siamo tanto invidiosi?

24 Novembre 2018 di Redazione

I Gatti: uno stile di vita davvero invidiabile

Osservare un gatto è un po’ come assistere alla realizzazione di un’opera d’arte, disse Oliver Herford, scrittore e illustratore americano vissuto a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Ci troviamo d’accordo con le parole di questo artista perché l’evoluzione ha dotato i gatti di innumerevoli qualità che apprezziamo e che probabilmente desideriamo avere. Ma quali sono nello specifico queste peculiarità di cui siamo tanto invidiosi?

5 straordinari motivi per essere un gatto

Un’ampia visione

Il nostro campo visivo abbraccia un arco di 180 gradi. Abbastanza per poter scorgere un pericolo che si avvicina ai lati della nostra testa. I gatti fanno meglio. Hanno un campo visivo di ben 200 gradi che permette ai felini di vedere ciò che si muove a destra e a sinistra senza spostare il capo.

Come incantare il padrone

I gatti di casa sono scaltri e determinati, pur di ottenere ciò che vogliono le escogitano tutte. Lo fanno “incantandoci” con i loro miagolii. Di tonalità leggermente più alta e lamentosa, questo suono, diverso dal canonico “miao”, ricorda il pianto di un neonato e fa leva sulla nostra innata sensibilità nei confronti dei bambini che devono essere accuditi e nutriti.

Una pelliccia termoisolante

Avete mai fatto caso che nelle vetrine dei negozi per i pet non ci sono cappotti per gatti? Semplice, i nostri amici felini non ne hanno bisogno perché sono dotati di un mantello che li protegge dalle temperature sia alte sia basse. Da ogni follicolo pilifero crescono no a sei peli primari, detti giarra, circondati da quelli secondari che costituiscono il sottopelo. Questo rivestimento peloso serve a isolare l’animale dall’ambiente circostante e a proteggere, come un cuscinetto, la cute.

Cadono in piedi, anche dal 7 piano

Maestri delle acrobazie aeree, i gatti hanno la capacità di raddrizzarsi ruotando su se stessi mentre cadono. Possibile grazie alla colonna vertebrale molto flessibile, questa caratteristica si chiama “riflesso verticale”, o “riflesso di raddrizzamento”, e compare già nei cuccioli. I gatti sopravvivono cadendo da “quote” molto consistenti: se la cavano anche se precipitano da oltre il settimo piano, non solo grazie al riflesso verticale, ma anche perché allargano corpo e zampe per aumentare l’attrito con l’aria, come fossero dei piccoli paracadute.

Si sanno difendere

Che il sibilo dei serpenti e quello prodotto dai gatti siano simili è percepibile confrontando l’inquietante fischio di un rettile e il minaccioso soffio di Micio. Che i felini domestici abbiamo imparato a imitare il suono che emettono gli ofidi prima di attaccare non è scientificamente provato: tuttavia molti esperti del loro comportamento ne sono convinti. Ma che vantaggio avrebbe il gatto? Il serpente è un animale potenzialmente pericoloso e i predatori conoscono le conseguenze di un loro eventuale morso. Ebbene, riproducendo il soffio e anche lo sputo del serpente, i gatti cercano di incutere nell’avversario che li sta attaccando la stessa reazione di fuga che avrebbe di fronte al rettile sibilante.

 

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