In occasione della Giornata Mondiale degli Animali, che ricorre ogni anno il 4 ottobre, ci teniamo a sensibilizzarvi su un argomento che riteniamo di fondamentale importanza ma sul quale, purtroppo, c’è ancora poca informazione: gli animali in via di estinzione.
Forse non siamo ancora realmente consci della gravità della situazione, dell’enorme perdita che comporta ogni ultimo esemplare di una specie che muore, delle terribili conseguenze sull’ecosistema terrestre. Evidentemente, non ci siamo resi conto neanche del nostro stesso ruolo nella distruzione degli habitat e delle devastazioni causate dal commercio illegale, dal bracconaggio, dall’inquinamento e dei cambiamenti climatici, che mettono sempre più in pericolo gli abitanti non umani del nostro Pianeta e anche noi stessi. Di conseguenza, non abbiamo ancora una coscienza abbastanza sviluppata da impedire che ciò continui ad accadere.
Ma cosa si intende per “specie in via di estinzione”?
Con questa espressione si fa riferimento a quelle specie di animali che stanno scomparendo e che quindi attualmente contano meno di 1.000 esemplari. La IUCN, la International Union for Conservation of Nature, che tiene traccia di tutte le specie in pericolo (e del grado di minaccia a cui sono sottoposte), segnala che al momento ci sono nel mondo più di 31.000 specie in via d’estinzione, di cui 515 specie di vertebrati. Di queste ultime, più della metà conta meno di 250 esemplari (la lista è consultabile qui). La maggior parte di queste specie sono concentrate nelle regioni a più alta biodiversità sul pianeta, quindi quelle tropicali e subtropicali.
Vediamo insieme cinque degli animali più famosi a forte rischio di estinzione:
1) Tigre siberiana
Ne sono rimaste poche centinaia di esemplari e il principale motivo è tristemente noto: la caccia, peraltro illegale. Tuttavia, anche il disboscamento ha causato la perdita di gran parte dell’habitat naturale di questa magnifica creatura.
2) Rinoceronte di Giava
Questi animali, di cui non restano che una cinquantina di esemplari all’interno del Parco Nazionale dell’Ujung Kulon a Giava, in Indonesia, sono una delle specie di rinoceronti più a rischio di estinzione. Il loro numero ha iniziato a ridursi drasticamente durante il periodo coloniale, quando sono stati sterminati a causa dell’elevato valore del loro corno.
3) Elefante di Sumatra
Ne rimasti 2.000-2.500 esemplari, è una delle specie più minacciate al mondo. Negli ultimi 25 anni la popolazione si è ridotta dell’80%, sia a causa della deforestazione selvaggia che del bracconaggio per il valore delle zanne di avorio sul mercato illegale, tuttora florido.
4) Koala
Secondo la Australian Koala Foundation, resterebbero solo 80.000 esemplari di koala, che non sono abbastanza per supportare una nuova generazione. I motivi della scomparsa sono rintracciabili nella siccità, che li disidrata, nella deforestazione e nella caccia. In Australia la problematica è stata amplificata dai frequenti incendi che, oltre ad avere ucciso un gran numero di koala, hanno anche annientato il loro habitat distruggendo le foreste di eucalipto, la pianta principale di cui si nutrono questi animali.
5) Lontra
In Italia si sta estinguendo a causa dell’inquinamento e del degrado dell’ecosistema fluviale. Al momento ne sono rimasti circa 200 esemplari, che vivono in alcune zone del Sud (Basilicata, Calabria, Puglia) e del Centro (Molise e Abruzzo).
Dopo questa triste rassegna, speriamo di aver portato più consapevolezza sulla gravità della situazione e ci auguriamo che, a partire dai piccoli gesti di vita quotidiana, tutti possiamo contribuire a salvare gli animali. Non c’è più tempo: dobbiamo agire in fretta.