Caboto è un cane antidroga in forza alla Guardia di Finanza, che usa il suo straordinario fiuto non solo per scoprire i traffici di droga ma anche per salvare i suoi simili dal traffico illegale di cani.

27 Dicembre 2019 di Redazione

Caboto, fiuto infallibile per il cane della Guardia di Finanza che salva i cuccioli maltrattati

Caboto è un cane antidroga in forza alla Guardia di Finanza, che usa il suo straordinario fiuto non solo per scoprire i traffici di droga ma anche per salvare i suoi simili dal traffico illegale di cani.

Caboto e i 34 cuccioli salvati dai trafficanti

Tante sono le sue missioni. Non da ultimo lo scorso anno quando la Guardia di Finanza di Gorizia ha trovato e sequestrato 34 cani ammassati in scatole di cartone e legno nei bagagliai di due autovetture; gli animali, in forte stato di denutrizione e privi di microchip e di libretto sanitario, mostravano evidenti segni di maltrattamento. Trentaquattro cagnolini, ammassati in scatole di cartone e un cassone di legno nei bagagliai di due utilitarie, sono stati trovati e sequestrati dalla “fiamme gialle” di Gorizia.
Due le auto coinvolte: la prima condotta da 
un uomo di 38 anni in compagnia di una donna di 52 anni di nazionalità ungherese residenti in provincia di Rovigo, fermata nei pressi del casello autostradale di Villesse;  la seconda macchina è stata fermata invece a Gorizia, e a bordo uomo e una donna di nazionalità italiana, residenti a Napoli.
In entrambe le macchine, grazie al fiuto di Caboto, sono stati trovati diversi cuccioli: sette bouldogue francesi, tre maschi e quattro femmine, nella prima macchina e sette Bouledogue francesi, tre Jack Russel Terrier, 13 Chihuahua  e quattro Pincher nella seconda macchina. I veterinari del dipartimento di Prevenzione dell’Azienda per l’assistenza sanitaria “Bassa Friulana – Isontina” ha accertato la giovanissima età dei cani che sono stati precocemente distaccati dalla madre,
Le persone sono state immediatamente denunciate alla Procura della Repubblica di Gorizia per maltrattamenti e introduzione illegale nel territorio nazionale di cuccioli di cane.
Gli animali per ora sono stati affidati al Polo zooantropologico dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste e al canile di Udine. 

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