Ci troviamo a Carenno, piccolo comune di Provincia di Lecco e la vicenda che ha coinvolto Daniele Rigamonti e il suo pastore maremmano Lupo, ha dell'incredibile.

23 Aprile 2018 di Redazione

Cane che abbaia troppo: i vicini comunicato di aver comprato il veleno

Ci troviamo a Carenno, piccolo comune di Provincia di Lecco e la vicenda che ha coinvolto Daniele Rigamonti e il suo pastore maremmano Lupo, ha dell’incredibile.

Giovedì sera, Daniele controllando la posta come ogni giorno si accorge di qualcosa di strano: all’interno della buca delle lettera un solo foglio, non firmato : “Il problema va risolto immediatamente, il veleno l’abbiamo già comprato. Quindi o ci pensi tu o ci pensiamo noi”.
Queste due righe di minacce in forma anonima per far presente a Daniele che il suo cane abbaia, secondo i mittenti “abbaia in continuazione di notte“, come si legge nella missiva.
Giovedì sera fra il resto della posta ho trovato la lettera assieme anche un foglio con le norme del codice civile e penale. Nessuno si era mai lamentato prima, nemmeno direttamente con me. Anzi, Lupo è la mascotte fra il vicinato, capisco che il cane che abbaia la notte può dar fastidio, ma non lo fa per nulla, significa che vede o sente qualcosa, degli estranei che passano o anche degli animali selvatici, fa la guardia a casa mia, ma anche in tutta la zona“.

Daniele non si è lasciato prendere dalla rabbia ma ha segnalato immediatamente l’accaduto alle Forze dell’Ordine per risolvere la questione, e ha riportato l’accaduto su Facebook, “ho ricevuto diversi messaggi di solidarietà, molti dai miei stessi vicini che si dissociano dalla lettera anonima, mi sembra molto strano che siano più di 50 le persone alle quali Lupo dia fastidio. Non ho così tanti vicini e la maggior parte possiedono animali, sicuramente però è qualcuno che conosce bene la mia famiglia” riferendosi al padre recentemente scomparso “Ci stiamo chiedendo sei sei sordo o fai finta di niente come faceva tuo papà“.
Daniele, al fine di tutelare la vita del suo migliore amico, che come prospettato nella lettera di minacce, potrebbe essere avvelenato presto, ha deciso di informarsi per chiedere aiuto a un educatore al fine di insegnare al suo quattrozampe ad abbaiare meno, anche se l’abbaio del cane, si vuole ricordare, è sempre indice di qualcosa che non va, come la presenza di estranei intorno all’abitazione.

Ricordiamo che recentemente la storia di Miro, sequestrato perché abbaiava troppo, ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia amante degli animali; a seguito della polemiche sollevate, il Giudice del riesame ha disposto il dissequestro.

Ci auguriamo che a Lupo non succeda niente, sottolineando che avvelenare un animale configura un illecito penale.

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