Sono ancora molti i comuni italiani che permettono l’esposizione dei cani in vetrina, o addirittura in gabbie fuori dai negozi. Si tratta di una pratica che ha molti risvolti negativi per i nostri amici a quattro zampe e che viene sconsigliata da molti veterinari. Il problema principale è lo stress generato da questa condizione, con l’esposizione continua al passaggio della gente e ai rumori esterni, alimentato anche dal mancato contatto diretto con il padrone. A questa considerazione di base, comunque a molti negozi, vanno poi aggiunte situazioni estreme in cui la stessa salute dell’animale viene messa a rischio, per esempio quando la vetrina viene colpita dal sole d’estate, col il pericolo di un colpo di calore, oppure l’esposizione al freddo intenso d’inverno.
Un’altra pratica scorretta, che al momento non è vietata su tutto il territorio italiano, è quella di vendere cuccioli di età inferiore ai 60 giorni. Si tratta di un grave errore, poiché l’animale ha bisogno di restare in contatto con la madre per i primi due mesi, ma non sempre i commercianti ne tengono conto a fronte di una possibile vendita.
Chiaramente ci sono anche molti negozianti che si comportano nel modo giusto, tenendo gli animali all’interno del negozio o comunque in vetrina per periodi limitati, e rifiutandosi di vendere i cuccioli prima dei due mesi, ma la mancanza di una legislazione chiara in merito, su tutto il territorio nazionale, impedisce di regolamentare la situazione. Da queste considerazioni nasce, su Change.org, la petizione promossa da Tessa Gelisio (conduttrice TV, ambientalista e presidentessa di forPlanet onlus) per chiedere al Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, di inserire nell’art. 2 della Legge Quadro sulla tutela degli animali d’affezione n. 281/1991, un nuovo comma che stabilisca, in modo chiaro, che è vietato esporre nelle vetrine degli esercizi commerciali o all’esterno degli stessi tutti gli animali d’affezione. Inoltre, la petizione chiede che sia previsto per legge un divieto di vendita di cani e gatti di età inferiore ai due mesi, fatti salvi i casi in cui i cuccioli debbano essere allontanati dalla madre per motivi sanitari certificati da un medico veterinario.
La campagna è accompagnata dall’hashtag #metticiltumuso.
Per partecipare alla petizione è necessario iscriversi qui.