La Cassazione si è espressa in tema di violenza sugli animali: da qualche giorno, non riguarderà più soltanto il lato fisico, ma anche lo stress psicologico e le sofferenze psichiche.
D’ora in avanti, chiunque coprometterà in qualche modo lo stato psicologico degli animali potrà essere punito penalmente. Nel 2016, la Cassazione aveva già stabilito che: “Non solo le sevizie, le torture o le crudeltà caratterizzate da dolo, ma anche quei comportamenti colposi di abbandono e incuria che offendono la sensibilità psico–fisica degli animali quali autonomi essere viventi, capaci di reagire agli stimoli del dolore come alle attenzioni amorevoli dell’uomo.”
Una donna è stata punita in questi giorni per aver rinchiuso dei gatti in un magazzino, infrangendo quindi l’articolo 727 del Codice Penale che condanna chiunque abbandona un animale. Non solo, è stato stabilito che, con questo gesto, ha alterato lo stato psicologico degli animali, che sono stati costretti a stare rinchiusi, in condizioni terribili: uno spazio minuscolo e pessime condizioni igieniche, causando un grave stress emotivo.
I micetti sono stati salvati dall’ispettore dell’ASL, ma sfortunatamente sono stati trovati molto spaventati ed evidentementi stressati.
La sentenza della Cassazione si preannuncia storica perchè riconosce che anche la psiche degli animali, sarà tutelata! Specie in quelli domestici. Un traguardo importante.
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