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4 Maggio 2025 di Letizia

Chiunque viva con un gatto sa bene che i felini non sono esattamente noti per la loro passione per l’acqua. Anche se i gatti sono animali estremamente puliti e si lavano da soli per ore, ci sono alcune situazioni in cui un vero bagno è necessario: per esempio, in caso di pulci, fango, sostanze tossiche sul pelo o problemi dermatologici. Tuttavia, l’impresa di lavare un gatto può trasformarsi in una battaglia epica, degna di una saga mitologica, se non ci si prepara adeguatamente. Ecco come affrontarla (e uscirne vivi).

Preparazione: l’arte della strategia felina

Il segreto per un bagno felino riuscito è tutto nella preparazione. Prima ancora di avvicinarti all’acqua, assicurati di avere tutto il necessario a portata di mano: shampoo specifico per gatti (mai usare quello per umani o per cani), asciugamani morbidi, un tappetino antiscivolo per la vasca o il lavandino, una brocca per il risciacquo, e – se vuoi davvero giocartela bene – anche qualche snack premio per ammansire la bestiola dopo l’impresa.

Taglia le unghie del gatto il giorno prima, non il giorno stesso, per evitare che sia già stressato. Spazzola bene il pelo per eliminare nodi e peli morti. Alcuni gatti tollerano meglio il lavandino che la vasca, perché lo spazio ridotto dà loro più sicurezza. In ogni caso, l’ambiente deve essere calmo, chiuso (niente vie di fuga) e silenzioso: niente musica, niente bambini urlanti, niente cani curiosi che si affacciano a guardare.

Il momento del bagno: calma, fermezza e tanta pazienza

Riempi il lavandino o la vasca con pochi centimetri di acqua tiepida, non calda. Non aprire il rubinetto davanti al gatto: il suono può spaventarlo. Prendi il gatto con dolcezza ma decisione, parlagli con voce tranquilla e tienilo con una presa sicura ma non forzata. Può darsi che cerchi di divincolarsi o che emetta miagolii teatrali degni di un Oscar, ma non perdere la calma.

Bagna il corpo partendo dal collo verso il basso, evitando la testa. Usa la brocca per versare l’acqua, oppure un doccino se il gatto non ne ha paura. Applica lo shampoo, massaggiando delicatamente, poi risciacqua abbondantemente per eliminare ogni residuo. Se necessario, usa una salvietta umida per pulire delicatamente il muso.

Dopo il bagno: coccole, asciugatura e ricompense

Una volta terminato il bagno, avvolgi subito il gatto in un asciugamano morbido e asciugalo il più possibile tamponando. Non strofinare, per non irritare la pelle. Alcuni gatti tollerano l’asciugacapelli a bassa temperatura e rumore, ma altri lo odiano. Se lo usi, fallo gradualmente e da lontano.

Dopo il bagno, lascia che il gatto si rifugi nel suo posto sicuro. Offrigli uno snack premio e dagli spazio: potrebbe aver bisogno di qualche minuto per perdonarti. Spesso, dopo pochi minuti, si comporterà come se niente fosse successo… o ti punirà ignorandoti per ore. Fa parte del gioco.

Sopravvivere è possibile

Fare il bagno a un gatto non è impossibile, ma richiede pazienza, organizzazione e un buon rapporto con il proprio felino. Alcuni gatti tollerano l’acqua meglio di altri, ma in ogni caso è essenziale rispettare i loro tempi e il loro carattere. Se il tuo gatto è particolarmente aggressivo o terrorizzato, valuta di rivolgerti a un toelettatore professionista o al veterinario.

Ricorda: l’obiettivo non è solo pulirlo, ma anche evitare graffi, traumi e crisi diplomatiche domestiche. Se ci riesci senza ferite, puoi considerarti un vero eroe. E se alla fine il gatto ti guarda con disprezzo… almeno adesso profuma di pulito.

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