In Europa vi sono ben due progetti trasnazionali, MaGICLandscapes e Connecting Nature, finanziati con fondi europei strutturali per preservare il Felis silvestris. Tali iniziative sono nate dalla necessità di proteggerlo e assicurarsi che sia in grado di spostarsi da un’area all’altra. Come riportato da Repubblica, il carattere transnazionale di queste proposte ha permesso di raggiungere dei buoni risultati.
Infatti, grazie a un sistema di telecamere e sensori, è stato possibile rilevare la presenza di gatti selvatici sia nel Parco nazionale Thayatal sia nella valle di Wachau, entrambi in Austria. Inoltre, sono stati posizionati nei boschi pali all’odore di valeriana, pianta molto amata dai gatti selvatici, che vi si sono strusciati contro lasciando ai ricercatori numerose tracce di DNA da studiare.
Ma MaGICLandscapes ha un obiettivo ancora più grande: creare un maxi ecosistema transnazionale, capace di accogliere e proteggere l’animale e la biodiversità che ne garantisce la sopravvivenza, identificando potenziali corridoi di spostamento all’interno dei parchi e tra questi e i territori circostanti, nel quadro della strategia Ue sulle infrastrutture verdi. Inoltre, prevede una serie di strategie per la protezione e l’uso sostenibile delle risorse del capitale naturale, coinvolgendo anche la Germania, l’Italia, la Polonia, la Repubblica Ceca e, naturalmente, l’Austria.
Il parco Thayatal, oltre ad essere una delle aree di studio in cui i ricercatori hanno studiato le rotte migratorie del gatto selvatico, della lince e del lupo, è stato anche il luogo ideale per riflettere sulle attività e i risultati raggiunti e per discutere le prossime fasi delle analisi delle infrastrutture verdi transnazionali e regionali.
Considerati i buoni risultati di MaGICLandscapes e Connecting Nature, che hanno portato a un aumento della popolazione di questo felino così “timido”, ci auguriamo che possano essere d’esempio per nuove iniziative atte a preservare la fauna selvatica.