E' di qualche settimana fa la notizia di una strage di can e gatti, tramite avvelenamento, a Serradifalco: subito dopo l'episodio erano state trovate polpette avvelenate e le carcasse di quattro cani e di una gatta coi propri cuccioli: scatta una taglia di 3.000 euro sulla testa dell’avvelenatore.

17 Maggio 2018 di Redazione

Serradifalco e il serial killer dei cani: la vicenda

E’ di qualche settimana fa la notizia di una strage di can e gatti, tramite avvelenamento, a Serradifalco: subito dopo l’episodio erano state trovate polpette avvelenate e le carcasse di quattro cani e di una gatta coi propri cuccioli. 

Le parole del presidente di Aidaa Lorenzo Croce sono state, all’epoca dei fatti, molto pesanti.Sono oramai decine i paesi della Sicilia dove negli ultimi tre mesi sono state denunciate vere e proprie stragi di cani randagi. Al momento sono una decina gli animali uccisi con le polpette avvelenate, ma purtroppo trattandosi di una zona molto vasta con la presenza di innumerevoli cespugli e zone erbose appare quasi scontato che alla fine il numero dei cani e gatti  morti è destinato ad aumentare notevolmente. Da quanto abbiamo saputo dai volontari che sono sul posto e con i quali siamo in contatto continuo i bocconi sarebbero stati composti da polpette di macinato, mischiate con veleno dei topi e formaggio grattugiato. Al momento  chiediamo che venga immediatamente isolata e bonificata. Lunedì presenteremo un esposto in procura contro il sindaco di Serradifalco perché i primi cittadini hanno la responsabilità di sterilizzare  i randagi e portarli nei canili”

Subito dopo l’episodio il sindaco di Serradifalco Leonardo Burgio aveva pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui denunciava la situazione drammatica dell’avvelenamento degli animali “In questo territorio avvengono atti di estrema cattiveria che portano a far morire tra mille sofferenze i nostri amici animali, ahimè, una delle vittima quattro anni fa è stata proprio uno dei miei cani. Da quando mi sono insediato, ogni qualvolta è avvenuto un gesto così atroce, mi sono azionato, a volte anche a mie spese e senza fare pubblicità, per salvare, quando ci siamo riusciti, qualche povera vittima. Abbiamo fatto avviare anche indagini della scientifica, come possono dimostrare i fascicoli. Infatti queste persone agiscono sistematicamente non appena si calmano le acque, da un evento del genere a un altro”. E chiedeva  a tutti i cittadini di aiutare me, la polizia municipale e i carabinieri, a denunciare qualsiasi individuo sospetto. Sono pronto anche personalmente ad esporre denuncia dietro segnalazione, tutelando l’anonimato di chi la effettua. Invito tutti, solo se si hanno spazi adatti, ad adottare, come ho fatto io, qualche povero sventurato. Non lasciamo che l’odio vinca sulla solidarietà. Utilizziamo invece la rabbia per trovare i colpevoli”.

L’Aidaa mette una taglia di tremila euro sull’avvelenatore seriale di cani

Dopo l’indignazione e le parole del sindaco della cittadina scatta una taglia di 3.000 euro sulla testa dell’avvelenatore.
Si tratta di una taglia messa a disposizione da un privato che sarà pagata dall’AIDAA a chiunque aiuterà a trovare e far condannare l’avvelenatore o gli avvelenatori.

Ho parlato ieri con il sindaco di Serradifalco informandolo di questa nostra iniziativa della taglia per scovare il delinquente o i delinquenti che hanno avvelenato i cani ovviamente la segnalazione dovrà essere seguita da una denuncia formale ai carabinieri o alla polizia locale che si sta occupando della questione“. Conclude Lorenzo Croce

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