Otto anni fa, sette cani sequestrati dalla Polizia provinciale di Monza e Brianza a un allevatore della bergamasca e affidati a vari padroni che l’Enpa aveva nominato come custodi giudiziari.

14 Gennaio 2020 di Vanessa Amati

Allevatore denunciato e animali sequestrati. Dopo otto anni il reato è prescritto

Otto anni fa, sette cani sequestrati dalla Polizia provinciale di Monza e Brianza a un allevatore della bergamasca e affidati a vari padroni che l’Enpa aveva nominato come custodi giudiziari.
Una storia a lieto fine. Fino alla decisione del Tribunale «Il tribunale di Monza ha disposto la restituzione dei cuccioli al proprietario».

Claudio Vigani, 62 anni, l’allevatore, è stato prosciolto dalle accuse di truffa e maltrattamento di animali per intervenuta prescrizione. Cosa significa? Che a causa di cambi di giudice e lungaggini processuali varie il reato di cui l’uomo era accusato si è estinto e per questo motivo l’uomo è considerato ancora il proprietario degli animali: senza condanna non ci può essere nemmeno la confisca dei cani.

Allevatore accusato di maltrattamenti chiede la restituzione dei cani

L’allevatore attraverso il suo legale ha fatto istanza per ottenere la restituzione di quelli che ormai non sono più cuccioli, ma cani di almeno 8 anni. “Abbiamo fatto leva su una sentenza recente della Cassazione  il processo, tra l’altro, non ha fatto neanche in tempo a entrare nel vivo con l’istruttoria e l’audizione dei testimoni: in virtù dell’esito del procedimento, la proprietà deve tornare in capo al mio assistito”.Spiega il legale. Ma sulla vicenda potrebbe esserci un intervento degli avvocati di Enpa Monza che potrebbero rivolgersi al tribunale del Riesame.

Rifiuto totale alla restituzione da parte delle famiglie che per 8 anni hanno offerto cure e amore agli animali vittime di violenza. Per Dario Maggioni e sua moglie Paola Di Claudio, Thor non glielo levano “neanche se chiamano l’esercito”.  Giorgia Viscardi ricorda di quanto la sua Priscilla all’arrivo a casa fosse “terrorizzata da qualunque cosa”, mentre oggi vive felice “come un pascià”.

Perché, per queste famiglie, i cani sono tutta la loro vita, ora. 

Fonte Corriere della Sera

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